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Chi ha paura di Virginia Woolf?
Who's Afraid of Virginia Woolf?
Premi Principali
Oscar alla miglior attrice protagonista 1967
Durata
131
Formato
Regista
New England. Martha (Elizabeth Taylor) e George (Richard Burton) sono un'annoiata coppia di mezza età in preda a una crisi profonda e irrecuperabile. Una sera, di fronte ai giovani sposini Honey e Nick (Sandy Dennis e George Segal), i due si lanciano addosso, senza ritegno, frustrazioni, insulti e crudeltà insopportabili e devastanti.
Esplosivo, doloroso e crudele: Chi ha paura di Virginia Woolf? non è soltanto il secco, perfetto, esordio di un autore come Mike Nichols (di origini ebraiche, emigrato negli Stati Uniti dalla Germania durante la persecuzione antisemita), vicino agli ambienti di Broadway e alla satira dei cabaret. È anche, e soprattutto, una grande trasposizione (molto libera) di una cruda pièce di Edward Albee del 1962, valorizzata dalla tesa sceneggiatura di Ernest Lehman e dallo strabordante talento di due giganti della recitazione come Elizabeth Taylor e Richard Burton. Lei scompone la sua immagine di screen siren consegnando ai posteri una Martha grassa, laida, sgradevole e indimenticabile; lui incarna mirabilmente la frustrazione e la monotonia dell'accademismo, della cultura, della repressione. Accanto a loro, si muovono il belloccio (e talentuoso) George Segal e la strepitosa Sandy Dennis, perfetta rappresentazione di un'ordinarietà massacrante e debilitante, docile e zuccherosa già nel nome (Honey, traducibile sia come miele che come dolcezza). Se è banale sostenere che non si girino più film così, non lo è altrettanto ammettere che di interpreti come Burton e Taylor (e di caratteriste come la Dennis) il cinema non dovrebbe mai fare a meno. Cinque meritati Oscar: alle scenografie, ai costumi di Irene Sharaff, alla fotografia di Haskell Wexler, alla protagonista Taylor e alla non protagonista Dennis. Il titolo è ispirato alla canzoncina Who's Afraid of the Big Bad Wolf?, cantata nel film della Disney Three Little Pigs (1933).
Esplosivo, doloroso e crudele: Chi ha paura di Virginia Woolf? non è soltanto il secco, perfetto, esordio di un autore come Mike Nichols (di origini ebraiche, emigrato negli Stati Uniti dalla Germania durante la persecuzione antisemita), vicino agli ambienti di Broadway e alla satira dei cabaret. È anche, e soprattutto, una grande trasposizione (molto libera) di una cruda pièce di Edward Albee del 1962, valorizzata dalla tesa sceneggiatura di Ernest Lehman e dallo strabordante talento di due giganti della recitazione come Elizabeth Taylor e Richard Burton. Lei scompone la sua immagine di screen siren consegnando ai posteri una Martha grassa, laida, sgradevole e indimenticabile; lui incarna mirabilmente la frustrazione e la monotonia dell'accademismo, della cultura, della repressione. Accanto a loro, si muovono il belloccio (e talentuoso) George Segal e la strepitosa Sandy Dennis, perfetta rappresentazione di un'ordinarietà massacrante e debilitante, docile e zuccherosa già nel nome (Honey, traducibile sia come miele che come dolcezza). Se è banale sostenere che non si girino più film così, non lo è altrettanto ammettere che di interpreti come Burton e Taylor (e di caratteriste come la Dennis) il cinema non dovrebbe mai fare a meno. Cinque meritati Oscar: alle scenografie, ai costumi di Irene Sharaff, alla fotografia di Haskell Wexler, alla protagonista Taylor e alla non protagonista Dennis. Il titolo è ispirato alla canzoncina Who's Afraid of the Big Bad Wolf?, cantata nel film della Disney Three Little Pigs (1933).
