
Emilio Zola
The Life of Emile Zola
Durata
116
Formato
Regista
Vita dell'autore francese Emile Zola (Paul Muni) dalla giovinezza povera alla fama raggiunta con opere discusse e rivoluzionarie che segnano la nascita del Naturalismo. Ormai anziano e ricco, conduce una celebre campagna in difesa di Alfred Dreyfus, ufficiale ebreo dell'esercito francese ingiustamente condannato per alto tradimento, che porterà lo stesso Zola sotto processo.
Attingendo alla vita di uno dei maestri del romanzo ottocentesco, nonché archetipo dell'intellettuale moderno, William Dieterle riadatta piuttosto liberamente la realtà biografica e l'Affaire Dreyfus, capitolo fondamentale della storia francese, che svelò l'antisemitismo strisciante nella società dell'epoca. Il ritratto costruito da Dieterle è certo edificante, ma al contempo sincero e di grande potenza. Troppo lungo, ma dotato di guizzi importanti. È gigione eppur grandioso il camaleontico Paul Muni, già cimentatosi con un biopic in La vita del dottor Pasteur (1936), dello stesso Dieterle, e noto soprattutto come l'indimenticabile Tony Camonte in Scarface (1932) di Howard Hawks. Tre Oscar: miglior film, miglior attore non protagonista (Joseph Schildkraut nel ruolo di Dreyfus) e miglior sceneggiatura (Heinz Herald, Geza Herczeg, Norman Reilly Raine).
Attingendo alla vita di uno dei maestri del romanzo ottocentesco, nonché archetipo dell'intellettuale moderno, William Dieterle riadatta piuttosto liberamente la realtà biografica e l'Affaire Dreyfus, capitolo fondamentale della storia francese, che svelò l'antisemitismo strisciante nella società dell'epoca. Il ritratto costruito da Dieterle è certo edificante, ma al contempo sincero e di grande potenza. Troppo lungo, ma dotato di guizzi importanti. È gigione eppur grandioso il camaleontico Paul Muni, già cimentatosi con un biopic in La vita del dottor Pasteur (1936), dello stesso Dieterle, e noto soprattutto come l'indimenticabile Tony Camonte in Scarface (1932) di Howard Hawks. Tre Oscar: miglior film, miglior attore non protagonista (Joseph Schildkraut nel ruolo di Dreyfus) e miglior sceneggiatura (Heinz Herald, Geza Herczeg, Norman Reilly Raine).