Il ginecologo della mutua
Durata
78
Formato
Franco Giovanardi (Renzo Montagnani), ginecologo della mutua, viene chiamato a sostituire il collega Guido Lo Bianco (Massimo Serato), oberato dai debiti e costretto a fuggire all'estero. Saprà ingraziarsi la nuova clientela, composta da ricche e annoiate signore, e sfrutterà la situazione a proprio vantaggio grazie ai consigli della segretaria Pamela (Paola Senatore).
Un film grezzo e inutile diretto da Aristide Massaccesi (in arte Joe D'Amato), sorta di epigono softcore de Il medico della mutua (1968) di Luigi Zampa. Ma l'erotismo è del tutto assente, le volgarità imperano (la sceneggiatura si basa esclusivamente sulle doti del protagonista, impegnato a soddisfare sessualmente qualunque donna gli capiti a tiro) e il registro non sa decidersi tra commedia, farsa e satira sociale (in ogni caso, per nulla incisiva). Cast sprecato nel peggiore dei modi: Renzo Montagnani è chiaramente a disagio nei panni del “toro da monta”, Mario Carotenuto e Aldo Fabrizi (rispettivamente, l'avvocato Natisone e il luminare Pietro Massone) rasentano il ridicolo. A dir poco stonata la macchietta dell'infermiera barese, interpretata da Isabella Biagini. Deprimente sfilata di presenze femminili: Daniela Doria è Tina, la pornodiva Marina Hedman (più nota come Marina Lotar) è la signora Natisone, Anna Bonaiuto è la siciliana Rosalia. Musiche di Renato Serio.
Un film grezzo e inutile diretto da Aristide Massaccesi (in arte Joe D'Amato), sorta di epigono softcore de Il medico della mutua (1968) di Luigi Zampa. Ma l'erotismo è del tutto assente, le volgarità imperano (la sceneggiatura si basa esclusivamente sulle doti del protagonista, impegnato a soddisfare sessualmente qualunque donna gli capiti a tiro) e il registro non sa decidersi tra commedia, farsa e satira sociale (in ogni caso, per nulla incisiva). Cast sprecato nel peggiore dei modi: Renzo Montagnani è chiaramente a disagio nei panni del “toro da monta”, Mario Carotenuto e Aldo Fabrizi (rispettivamente, l'avvocato Natisone e il luminare Pietro Massone) rasentano il ridicolo. A dir poco stonata la macchietta dell'infermiera barese, interpretata da Isabella Biagini. Deprimente sfilata di presenze femminili: Daniela Doria è Tina, la pornodiva Marina Hedman (più nota come Marina Lotar) è la signora Natisone, Anna Bonaiuto è la siciliana Rosalia. Musiche di Renato Serio.