La monaca del peccato
Durata
88
Formato
Francia, XVIII secolo. Violentata dal patrigno, la giovane e bella Susanna (Eva Grimaldi) viene rinchiusa in un convento. Dovrà vedersela con una vocazione non proprio spontanea e con le avances della madre superiora (Aldina Martano), fonte di gelosia per la maligna suor Teresa (Karin Well).
Joe D'Amato (pseudonimo di Aristide Massaccesi, qui accreditato come Dario Donati) si ispira al romanzo La monaca di Denis Diderot, oggetto di trasposizioni anche da parte di Jacques Rivette (Susanna Simonin, la religiosa, 1966) e Guillame Nicloux (La religiosa, 2013), e confeziona un nefando dramma soft-core, girato male e recitato peggio. Lo script (se così si può chiamare) annaspa tra suore sessuomani e invidiose, novizie che si flagellano e preti sovraeccitati, appiattendo completamente il discorso sull'ottusità della Chiesa e sull'ambiguità dell'animo umano. Le idee latitano, l'erotismo pure (qualche nudo qua e là, giusto per fare colore). Abominevole. Sceneggiato da Antonio Bonifacio e Daniele Stroppa.
Joe D'Amato (pseudonimo di Aristide Massaccesi, qui accreditato come Dario Donati) si ispira al romanzo La monaca di Denis Diderot, oggetto di trasposizioni anche da parte di Jacques Rivette (Susanna Simonin, la religiosa, 1966) e Guillame Nicloux (La religiosa, 2013), e confeziona un nefando dramma soft-core, girato male e recitato peggio. Lo script (se così si può chiamare) annaspa tra suore sessuomani e invidiose, novizie che si flagellano e preti sovraeccitati, appiattendo completamente il discorso sull'ottusità della Chiesa e sull'ambiguità dell'animo umano. Le idee latitano, l'erotismo pure (qualche nudo qua e là, giusto per fare colore). Abominevole. Sceneggiato da Antonio Bonifacio e Daniele Stroppa.