Dolls – Bambole

Durante un temporale in aperta campagna, un gruppo di persone trova rifugio presso l'isolata abitazione dei coniugi Hartwicke (Guy Rolfe e Hilary Mason). Ben presto, qualcosa di sinistro si manifesta: la piccola Judy (Carrie Lorraine), maltrattata dal padre egoista (Ian Patrick Williams) e dall'odiosa matrigna (Carolyn Purdy-Gordon), troverà un prezioso alleato nel timido Ralph (Stephen Lee).

«I giocattoli sono fedeli. Non ti abbandonano». Piccola favola horror a sfondo edificante (in un mondo corrotto, solo gli innocenti ancora capaci di sognare possono ottenere una possibilità di salvezza) diretta da Stuart Gordon e scritta da Ed Naha. Lo sviluppo, assai consequenziale (una lugubre villa, due raggelanti padroni di casa, alcuni personaggi, equamente divisi tra buoni e cattivi, che devono superare delle prove), fa emergere, nella sua elementarità, l'inquietudine imprescindibilmente legata all'età infantile (di cui le bambole sono il simbolo per eccellenza). Un pizzico di crudeltà, stile sobrio e minimale, qualche truculento colpo di scena ben piazzato ed effetti speciali non eccelsi ma sapientemente dosati, anche se l'insieme risulta troppo ingenuo e âgé per risultare davvero disturbante: un po' di temerarietà in più non avrebbe guastato. In ogni caso, i pupazzi (animati in stop-motion da David Allen), con i loro occhi vitrei e fissi, provocano più di un brivido. Produce Brian Yuzna.