La leggenda dell'arciere di fuoco

XII secolo, durante il regno di Barbarossa in Italia. Un cacciatore lombardo (Burt Lancaster) guida una rivolta contro il terribile Conte Ulrico (Frank Allenby): quest'ultimo, che ha rapito suo figlio, è un invasore germanico che ha istituito un regno di terrore e soprusi sul popolo locale.

Jacques Tourneur, da sempre regista capace di attraversare i generi più disparati, mette in scena una concitata ed emozionante pellicola d'avventura, fluida nel montaggio e in grado di appassionare dal primo all'ultimo minuto. Sorta di “Robin Hood all'italiana”, il protagonista si batte con destrezza e sfrutta al meglio il suo talento acrobatico per avere ragione dell'invasore: Burt Lancaster è in parte, così come il resto del cast. Se il soggetto e la sceneggiatura fossero stati meno ingenui, avremmo avuto davanti agli occhi un prodotto davvero importante ma, in ogni caso, resta una tappa significativa per l'evoluzione del genere di riferimento. Notevole il lavoro sul Technicolor.