Miss Granny

Soo-sang-han geun-yeo

Anno

Generi

Durata

124

Formato

Regista

Mal-soon (Na Moon-hee) è una vivace settantenne, dal carattere scontroso e determinato, che vive con la famiglia del figlio, allevato da sola tra mille difficoltà, dopo essere rimasta vedova molto giovane. Quando la donna scopre che vogliono trasferirla in una casa di riposo per anziani, le sue certezze vengono meno. Tutto cambia una sera: Mal-soon entra in un misterioso studio fotografico per farsi un ritratto (quelli che vediamo di solito durante i funerali) e ne esce ringiovanita di 50 anni: ora è una ragazza carina ed affascinante (Shim Eun-kyung), ma dall'aspetto retrò alla Audrey Hepburn, che parla e si comporta in modo saggio ed equilibrato. Decide di dedicarsi alla sua grande passione trascurata in passato, la musica, è diventa la star di un importante talent show, prima della riconciliazione finale dove tutto torna incredibilmente al proprio posto.

Diventato celebre in tutto il mondo come ideatore e realizzatore di Squid Game (2021), Hwang Dong-hyuk aveva in precedenza all'attivo oltre 15 anni di carriera come regista e sceneggiatore dove aveva spaziato tra temi e generi diversi. Un esempio evidente di questa eterogeneità è la differenza tra il precedente lungometraggio, lo sconvolgente Silenced (2011) che descrive molto crudamente le violenze compiute ai danni di alcuni bambini disabili e questa commedia romantica del 2014. Il film ha avuto un enorme successo in patria, con oltre 8,6 milioni di spettatori in sala, su una popolazione di circa 50 milioni (all'epoca nella classifica dei primi 15 film coreani di sempre) e vanta almeno 7 remake in altrettanti paesi asiatici, oltre a progetti hollywoodiani non (ancora) realizzati. Per lo spettatore non coreano è impossibile cogliere l'elemento più divertente del film, lo scarto tra il viso giovane e carino della protagonista ed il suo modo di esprimersi con il dialetto di una donna anziana, poco istruita, cresciuta in campagna. Si tratta di una trovata semplice ma inesauribile che lascia costantemente frastornati i vari interlocutori, ma che ovviamente i sottotitoli non riescono a rendere. Se togliamo questo aspetto rimane una commedia romantica, con elementi musical e fantastici, che insiste su argomenti piuttosto scontati e prevedibili, come le incomprensioni familiari, il conflitto tra generazioni e la difesa dell'identità culturale nazionale dall'invasione americana.
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