Pa-ra-da
Durata
100
Formato
Regista
Il clown di strada Miloud Oukili (Jalil Lespert) arriva in Romania nel 1992, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu. Lo scopo della sua vita diventa quello di dare una speranza ad adolescenti che vivono come randagi, dormendo nel sottosuolo di Bucarest: testardo e determinato, cercherà di insegnare loro l'arte circense e la clownerie.
Esordio alla regia per il figlio di Gillo Pontecorvo, che si ispira alla storia vera dell'artista di strada franco-algerino Miloud Oukili. Opera fin troppo convenzionale tanto da diventare progressivamente monocorde e noiosa, prevedibile e schematica nel suo incappare in tutti i cliché di questo tipo di cinema che tenta di essere profondo e sentimentale, finendo con il lasciare piuttosto indifferenti; non basta la confezione professionale e una buona prova degli attori (molto bravo il protagonista Jalil Lespert) per salvare un prodotto lodevole nelle intenzioni, abile nell'evitare le trappole di un patetismo ricattatorio, ma decisamente povero e poco originale, privo di reali motivi d'interesse. Presentato alla Mostra del cinema di Venezia, il film ha ricevuto a sorpresa un buon riscontro di pubblico e ha vinto il premio per la miglior opera prima al Bari International Film Festival 2009. In seguito, Marco Pontecorvo è tornato alla sua occupazione originaria, quella di direttore della fotografia, curando le immagini di serie tv di successo come Il trono di spade (2011), prima di tornare alla regia di un lungometraggio per il cinema nel 2015 con Tempo instabile con probabile schiarite.
Esordio alla regia per il figlio di Gillo Pontecorvo, che si ispira alla storia vera dell'artista di strada franco-algerino Miloud Oukili. Opera fin troppo convenzionale tanto da diventare progressivamente monocorde e noiosa, prevedibile e schematica nel suo incappare in tutti i cliché di questo tipo di cinema che tenta di essere profondo e sentimentale, finendo con il lasciare piuttosto indifferenti; non basta la confezione professionale e una buona prova degli attori (molto bravo il protagonista Jalil Lespert) per salvare un prodotto lodevole nelle intenzioni, abile nell'evitare le trappole di un patetismo ricattatorio, ma decisamente povero e poco originale, privo di reali motivi d'interesse. Presentato alla Mostra del cinema di Venezia, il film ha ricevuto a sorpresa un buon riscontro di pubblico e ha vinto il premio per la miglior opera prima al Bari International Film Festival 2009. In seguito, Marco Pontecorvo è tornato alla sua occupazione originaria, quella di direttore della fotografia, curando le immagini di serie tv di successo come Il trono di spade (2011), prima di tornare alla regia di un lungometraggio per il cinema nel 2015 con Tempo instabile con probabile schiarite.