
Giuseppe Verdi
Durata
121
Formato
Regista
Ormai prossimo alla morte, avvenuta nel 1901, l'anziano Giuseppe Verdi (Pierre Cressoy) ricorda la sua lunga vita a cominciare dalla adolescenza a Busseto, passando per quando venne bocciato all'esame di ammissione al conservatorio di Milano, fino alla realizzazione delle sue indimenticabili opere, a partire dal Nabucco (1842), che segnò l'inizio di una folgorante carriera.
Dopo una lunga serie di mélo popolari, Raffaello Matarazzo si avvicina al film biografico, confrontandosi con una delle più grandi personalità artistiche dell'Ottocento italiano (e non solo). Sulla base di una buona ricostruzione storica, il lavoro diverte e incuriosisce, risultando un congeniale punto di unione tra il melodramma lirico di Verdi e quello popolare del regista romano. Una storia romanzata che diventa un genuino ritratto del Risorgimento italiano, attraverso una colorita galleria di personaggi, più o meno riusciti.
Dopo una lunga serie di mélo popolari, Raffaello Matarazzo si avvicina al film biografico, confrontandosi con una delle più grandi personalità artistiche dell'Ottocento italiano (e non solo). Sulla base di una buona ricostruzione storica, il lavoro diverte e incuriosisce, risultando un congeniale punto di unione tra il melodramma lirico di Verdi e quello popolare del regista romano. Una storia romanzata che diventa un genuino ritratto del Risorgimento italiano, attraverso una colorita galleria di personaggi, più o meno riusciti.