
Le avventure del Barone di Munchausen
The Adventures of Baron Munchausen
Durata
126
Formato
Regista
Serie di surreali avventure di Karl Friedrich Hyeronimus Von Münchausen (John Neville), barone tedesco del ‘700, e del suo gruppo di amici dotati di super-poteri.
Dopo Brazil (1985), forte di un budget notevole, Terry Gilliam dà libero sfogo alla sua fantasia creativa, allestendo un caravanserraglio fanta-storico grottesco e kitsch, dove ogni verosimiglianza e legge fisica (ma anche cinematografica, nel caso delle “diverse morti del barone”) vengono sacrificate sull'altare della meraviglia visiva: gli effetti speciali, infatti, sono di ottima fattura e la messa in scena è altrettanto stupefacente. Il risultato finale però, con la struttura quasi episodica che ricorda i precedenti film dei Monty Python e diversi attori che gigioneggiano nei più svariati camei (Robin Williams, Valentina Cortese, Sting), lascia spesso la sensazione del “giocattolone” sontuoso ma senza anima, una grande abbuffata visiva che sazia gli occhi e non lo spirito. Fu un notevole flop al botteghino. Tratto dai racconti di Rudolph Eric Raspe e Gottfried August Bürger, già portati sul grande schermo nel 1901 da George Méliès.
Dopo Brazil (1985), forte di un budget notevole, Terry Gilliam dà libero sfogo alla sua fantasia creativa, allestendo un caravanserraglio fanta-storico grottesco e kitsch, dove ogni verosimiglianza e legge fisica (ma anche cinematografica, nel caso delle “diverse morti del barone”) vengono sacrificate sull'altare della meraviglia visiva: gli effetti speciali, infatti, sono di ottima fattura e la messa in scena è altrettanto stupefacente. Il risultato finale però, con la struttura quasi episodica che ricorda i precedenti film dei Monty Python e diversi attori che gigioneggiano nei più svariati camei (Robin Williams, Valentina Cortese, Sting), lascia spesso la sensazione del “giocattolone” sontuoso ma senza anima, una grande abbuffata visiva che sazia gli occhi e non lo spirito. Fu un notevole flop al botteghino. Tratto dai racconti di Rudolph Eric Raspe e Gottfried August Bürger, già portati sul grande schermo nel 1901 da George Méliès.