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La Pantera Rosa
The Pink Panther
Durata
113
Formato
Regista
Il buffo e impacciato ispettore Clouseau (Peter Sellers) è alla caccia di un ladro gentiluomo che trama per impadronirsi del prezioso diamante conosciuto come la "Pantera Rosa". Le mirabolanti indagini, tra Cortina d'Ampezzo e Roma, coinvolgeranno anche la bellissima principessa Dala (Claudia Cardinale).
Blake Edwards, dopo l'eccellente incursione nel dramma realizzata con I giorni del vino e delle rose (1962), torna su un registro più leggero e consegna ai posteri l'indimenticabile maschera di uno dei personaggi più iconici della commedia anni Sessanta; il catastrofico, inetto, amabilissimo ispettore Clouseau solletica il palato raffinato dei cinefili più esigenti e si impone come un riferimento comico assoluto per spettatori di tutte le età. L'ambientazione elegante, nobilitata da una messinscena di gran classe, e la perfetta interpretazione dell'istrionico Peter Sellers (non ancora protagonista della vicenda, incentrata su David Niven) concorrono alla piena e completa riuscita di un film frizzante, divertente, colorato e brioso, una vincente alchimia tra presente e passato che cerca di sfruttare un'ampia gamma di generi comici, dallo slapstick (le gag fisiche concatenate sono da antologia) alla commedia sofisticata (il sotterraneo intreccio sentimentale). Memorabile, ed entrato nell'immaginario collettivo, il commento musicale di Henry Mancini. I titoli di testa animati hanno generato un fortunatissimo cartoon. Con innumerevoli seguiti, non tutti all'altezza.
Blake Edwards, dopo l'eccellente incursione nel dramma realizzata con I giorni del vino e delle rose (1962), torna su un registro più leggero e consegna ai posteri l'indimenticabile maschera di uno dei personaggi più iconici della commedia anni Sessanta; il catastrofico, inetto, amabilissimo ispettore Clouseau solletica il palato raffinato dei cinefili più esigenti e si impone come un riferimento comico assoluto per spettatori di tutte le età. L'ambientazione elegante, nobilitata da una messinscena di gran classe, e la perfetta interpretazione dell'istrionico Peter Sellers (non ancora protagonista della vicenda, incentrata su David Niven) concorrono alla piena e completa riuscita di un film frizzante, divertente, colorato e brioso, una vincente alchimia tra presente e passato che cerca di sfruttare un'ampia gamma di generi comici, dallo slapstick (le gag fisiche concatenate sono da antologia) alla commedia sofisticata (il sotterraneo intreccio sentimentale). Memorabile, ed entrato nell'immaginario collettivo, il commento musicale di Henry Mancini. I titoli di testa animati hanno generato un fortunatissimo cartoon. Con innumerevoli seguiti, non tutti all'altezza.
