Appuntamento al buio
Blind date
Durata
95
Formato
Regista
Walter Davis (Bruce Willis), scapolo, è il dirigente di una grande società; il presidente lo ha invitato per una cena con un importante uomo d'affari giapponese (Sab Shimono) e ha l'obbligo di presentarsi con una dama. Lo accompagnerà Nadia (Kim Basinger), sensuale, astemia e pronta a scatenare l'inferno dopo qualche bicchiere.
Dopo quasi venticinque anni da I giorni del vino e delle rose (1963), Blake Edwards torna ad affrontare il tema dell'alcoolismo, questa volta però in chiave comica. Il regista ha costruito la sua carriera cinematografica sulla classica spirale che, in un crescendo, trascina i personaggi in situazioni sempre più assurde e catastrofiche, e anche in questo caso non può esimersi dall'inscenarla; in Appuntamento al buio, oltre all'irresistibile escalation comica, convincono gli snodi narrativi e, soprattutto, i due attori protagonisti decisamente in parte (soprattutto Bruce Willis, nel primo ruolo di spicco della sua carriera). Il finale è decisamente troppo lieto e ammiccante, ma la pellicola è gradevole e divertente, diretta con mano sicura e, seppur senza grandi ambizioni artistiche, riuscita. Musiche di Henry Mancini.
Dopo quasi venticinque anni da I giorni del vino e delle rose (1963), Blake Edwards torna ad affrontare il tema dell'alcoolismo, questa volta però in chiave comica. Il regista ha costruito la sua carriera cinematografica sulla classica spirale che, in un crescendo, trascina i personaggi in situazioni sempre più assurde e catastrofiche, e anche in questo caso non può esimersi dall'inscenarla; in Appuntamento al buio, oltre all'irresistibile escalation comica, convincono gli snodi narrativi e, soprattutto, i due attori protagonisti decisamente in parte (soprattutto Bruce Willis, nel primo ruolo di spicco della sua carriera). Il finale è decisamente troppo lieto e ammiccante, ma la pellicola è gradevole e divertente, diretta con mano sicura e, seppur senza grandi ambizioni artistiche, riuscita. Musiche di Henry Mancini.