eXistenZ
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Durata
97
Formato
Regista
La star dei game designer Allegra Geller (Jennifer Jason Leigh) viene attaccata da un terrorista proprio mentre sta presentando la sua ultima creazione. Nella fuga coinvolge l'ignaro Ted Pikul (Jude Law), trasportandolo in un universo dove reale e virtuale, organico e meccanico convivono.
Per il Videodrome (1983) 2.0, David Cronenberg sceglie i videogiochi, e nella fattispecie le simulazioni virtuali, come nuovi nemici della carne da sconfiggere. Il mondo creato da Geller è una degenerazione delle biotecnologie, a partire dal suo inquietante modo di utilizzo: un ‘pad' organico che si connette direttamente con la spina dorsale. Più che indagare dove andremo a finire, il regista delinea, tra le righe, un quadro netto e spaventoso del presente in cui siamo già inesorabilmente immersi. In un incastro di scatole cinesi, vere o immaginate, i quadri distopici del film si susseguono proprio come le ambientazioni di un videogioco, mentre l'azione, frenetica, non lascia respiro. Un claustrofobico e dinamicissimo flusso di coscienza tra sogno e realtà che, per certi versi (le viscide creature del ristorante cinese) ricorda da vicino i deliri lisergici de Il pasto nudo (1991). In barba ai progressi galoppanti della tecnologia, il film resta una delle riflessioni più lucide e profetiche sull'invasione dell'inorganico nella nostra quotidianità: nel '99 la parola ‘pad' non dominava ancora la società contemporanea. Neanche il finale concede un attimo di tregua allo spettatore, proiettato nuovamente in un incubo digitale senza fine.