Una botta di vita

Due anziani (Alberto Sordi e Bernard Blier) si mettono in viaggio a bordo di una vecchia auto, la “Teresa”, alla volta della Costa Azzurra per cercare nuove avventure.

Occasione sprecatissima per Enrico Oldoini di costruire una riflessione interessante su un tema che di spunti ne avrebbe da vendere: il declino della terza età. Affidando a una sceneggiatura scontata e raffazzonata la narrazione, il regista non riesce a sfruttare il talento dei due protagonisti (già insieme ne La grande guerra di Monicelli, del 1959, e in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? di Scola, del 1968), limitandosi a costruire due macchiette stereotipate: a Sordi è affidato il solito ruolo del fanfarone bugiardo, mentre Blier interpreta un impenitente donnaiolo che non prende coscienza dei limiti causati dalla sopraggiunta età. Qualche battuta amara non basta a trasformare una commediola da poco nella versione âgée de Il sorpasso (1962) e troppe volte si finisce per trivializzare i contesti (un campo nudista, una serata al casinò) alla ricerca di risate facili. Il finale consolatorio, inoltre, non consente di dare spazio a quella malinconia che ben si sarebbe adattata al tema.