Il raggio verde

Le rayon vert

Premi Principali

Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia 1986

Anno

Paese

Durata

98

Formato

Regista

Trentenne dalla spiccata sensibilità, Delphine (Marie Rivière) trascorre le vacanze estive tra Parigi, la Normandia e la Savoia, cercando di sconfiggere lo sconforto per non aver ancora trovato un ragazzo con cui condividere l'amore. Quando ormai tutto sembra perduto, l'incontro con il giovane Jacques (Vincent Gauthier) le infonde una rinnovata speranza per il futuro.

Opera fondamentale all'interno del percorso cinematografico dell'autore francese, il quinto film del ciclo Commedie e proverbi è un esempio cristallino di spontaneità e coerente ricerca espressiva applicata alla settima arte. Rohmer dipinge un ritratto impressionista dei tumulti emotivi tipicamente femminili attraverso le aspirazioni sentimentali e la sofferta condizione esistenziale di uno dei più bei personaggi di tutta la sua filmografia. Nonostante il consueto distacco del regista, lo sguardo sognante e al tempo stesso malinconico di Delphine racchiude una dolorosa solitudine in cui è facile identificarsi. E il finale, in cui l'immaginifica bellezza della natura apre all'elemento fantastico, è un momento di rara suggestione: quel fenomeno ottico generato dal sole al tramonto sul mare, il "raggio verde" del titolo, secondo cui se si riesce a vederlo diventa possibile guardare dentro se stessi e leggere nel cuore della persona che si ama, rimane un significativo sigillo poetico. L'illuminazione priva di artificiosità che si attiene all'ora specifica in cui una scena deve svolgersi, il colore privo di effetti drammatici e il frequente ricorso al basico campo-controcampo accentuano, qui più che nelle analoghe opere di Rohmer, una impareggiabile naturalezza, frutto di un largo margine di improvvisazione. Straordinaria Marie Rivière, che ha collaborato alla sceneggiatura e si vede. Ispirata a un verso del poema Chanson de la plus haute tour di Arthur Rimbaud («Ah! Que le temps vienne Où les cœurs s'éprennent»), il film omaggia anche Jules Verne e Dostoevskij. Belle location a Parigi, Cherbourg, La Plagne, Biarritz e Saint-Jean-de-Luz. Girato in 16 millimetri con un budget irrisorio, si aggiudicò il Leone d'oro, il Premio FIPRESCI e il Premio Pasinetti per la migliore interpretazione femminile (Rivière) alla Mostra del Cinema di Venezia.
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