La ragazza in vetrina
Durata
99
Formato
Regista
Vincenzo (Bernard Fresson) arriva nei Paesi Bassi per lavorare in una miniera di carbone. Qui conosce Federico (Lino Ventura), un altro italiano minatore da diversi anni, che sarà, insieme a lui, l'unico sopravvissuto a una frana. Spaventato, Vincenzo decide di tornare in Italia, ma solo dopo aver passato una giornata con il collega ad Amsterdam, dove i due si lasciano sedurre da alcune prostitute.
Con questo lavoro, Emmer punta all'essenziale: il suo scopo è quello di raccontare la vita di chi migra all'estero per svolgere lavori faticosi e pericolosi, per cui adotta uno stile minimalista, con pochi movimenti di macchina e concentrandosi totalmente sui personaggi. La storia narrata è audace, tanto da essere incappata in notevoli problemi con la censura, e offre uno sguardo disincantato su un mondo lavorativo in evoluzione: colpiscono i dialoghi e sorprende la lucidità drammaturgica di un regista che raramente, nel corso della sua carriera, è stato tanto coraggioso e incisivo. Convincenti gli interpreti e notevole lavoro di Maro Bava alla fotografia. Un film da riscoprire, indubbiamente tra i migliori della carriera di Luciano Emmer.
Con questo lavoro, Emmer punta all'essenziale: il suo scopo è quello di raccontare la vita di chi migra all'estero per svolgere lavori faticosi e pericolosi, per cui adotta uno stile minimalista, con pochi movimenti di macchina e concentrandosi totalmente sui personaggi. La storia narrata è audace, tanto da essere incappata in notevoli problemi con la censura, e offre uno sguardo disincantato su un mondo lavorativo in evoluzione: colpiscono i dialoghi e sorprende la lucidità drammaturgica di un regista che raramente, nel corso della sua carriera, è stato tanto coraggioso e incisivo. Convincenti gli interpreti e notevole lavoro di Maro Bava alla fotografia. Un film da riscoprire, indubbiamente tra i migliori della carriera di Luciano Emmer.