La spina del diavolo
El Espinazo del Diablo
Durata
106
Formato
Regista
Spagna, fine anni Trenta. Durante la guerra civile, il giovanissimo Carlos (Fernando Tielve) viene lasciato nell' orfanotrofio di Santa Lucia dal suo tutore, impegnato nella guerriglia anti franchista. Qui entrerà prima in conflitto con il più maturo Jaime (Íñigo Garcés), e poi con il fantasma di un bambino che si aggira per l'istituto terrorizzando i ragazzini.
Intrigante e anomalo fanta-horror di Guillermo del Toro, il quale, dopo aver fallito il tentativo di esportare la sua poetica a Hollywood con il fantascientifico Mimic (1997), torna alle atmosfere ricercate che avevano contraddistinto il suo esordio, Cronos del 1993. Come in quel caso, anche qui siamo di fronte a un film dell'orrore dalla forte connotazione storica, dove la guerra civile spagnola non si limita a fare da sfondo, ma troneggia al centro del film (in tal senso, bellissima, nella sua forza grottesca, l'enorme bomba inesplosa conficcata al centro del cortile dell'orfanotrofio). Una pellicola in cui la ricerca dello spavento lascia il posto al gusto per una confezione stralunata e fiabesca (affascinante la fotografia di Guillermo Navarro), ma che, nonostante le interessanti soluzioni registiche, non riesce ad andare molto oltre al ricercato impianto estetico, per via di una ghost story non così originale, che porta lentamente il film agli standard dei tanti horror sugli spettri che invadono ciclicamente le sale. A ogni modo, un'opera suggestiva e affascinante che non lascia indifferenti.