Sam Foster (Ewan McGregor), psichiatra, prende in cura il giovane Henry Letham (Ryan Gosling), un ragazzo problematico convinto di essere colpevole della morte dei suoi genitori. Quando Sam scopre che probabilmente sono ancora vivi, il mistero s'infittisce, anche perché Henry riesce inspiegabilmente a prevedere il futuro.

Dopo due nomination agli Oscar consecutive, per Monster's Ball – L'ombra della vita (2001) e Neverland – Un sogno per la vita (2004), Marc Forster tenta la via del thriller psicologico, fallendo miseramente. Un progetto ambizioso e pretenzioso, Stay – Nel labirinto della mente inciampa nella continua ricerca di virtuosismi attraverso scelte registiche complesse e snodi di copione poco lineari. Il risultato è fumoso, confuso e incapace di trovare una via di uscita dal labirinto narrativo in cui ci si trova: intricato, ma mai efficace.
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