La svastica nel ventre
Durata
86
Formato
Regista
Rinchiusa in un campo di concentramento nazista, la bella ebrea Hannah (Sirpa Lane), come le altre ragazze nella sua condizione, è vittima di ogni possibile violenza. Scelta per far parte di un esclusivo bordello, viene corteggiata dall'ufficiale delle SS Kurt von Stein (Giancarlo Sisti). Si ribellerà a caro prezzo.
Indecente, oltremodo stupido e irrispettoso mix di becera violenza e porno-soft che si inserisce tra i peggiori esempi di nazisploitation, fusione perversa tra immaginario nazista e tematiche sessuali deviate. Al centro del film l'oltremodo volgare presenza del corpo nudo femminile (seviziato, torturato, umiliato), in un ridicolo rapporto sadomasochista tra vittime e carnefice in cui, ovviamente, non potevano mancare triviali siparietti lesbo e amplessi pecorecci. Disgustosa la pretesa di buttare qua e là immagini di repertorio in b/n per trasmettere il senso di tragedia collettiva. Un autentico insulto all'intelligenza dello spettatore. Incommentabile.
Indecente, oltremodo stupido e irrispettoso mix di becera violenza e porno-soft che si inserisce tra i peggiori esempi di nazisploitation, fusione perversa tra immaginario nazista e tematiche sessuali deviate. Al centro del film l'oltremodo volgare presenza del corpo nudo femminile (seviziato, torturato, umiliato), in un ridicolo rapporto sadomasochista tra vittime e carnefice in cui, ovviamente, non potevano mancare triviali siparietti lesbo e amplessi pecorecci. Disgustosa la pretesa di buttare qua e là immagini di repertorio in b/n per trasmettere il senso di tragedia collettiva. Un autentico insulto all'intelligenza dello spettatore. Incommentabile.