Milano violenta
Durata
91
Formato
Regista
Dopo una rapina ai danni di uno stabilimento industriale, tre ladri cercano di sfuggire a un'efferata caccia all'uomo. Raul Montalbani (Claudio Cassinelli), detto "il Gatto", tenta di recuperare la propria parte di refurtiva dai complici (Biagio Pelligra e Vittorio Mezzogiorno) datisi alla fuga, ma fra tradimenti e ritorsioni, non sarà cosa semplice.
A dispetto del titolo che richiama pellicole contemporanee assai simili per tematiche, quali Roma violenta (1975) di Marino Girolami e Napoli violenta (1976) di Umberto Lenzi, la pellicola di Mario Caiano presenta quantomeno alcune interessanti peculiarità. Se la sceneggiatura si basa sui cliché tematici di rapina e inseguimento, con annessa dialettica serrata, ma schematica, tra polizia e malavita, le caratterizzazioni dei personaggi ascrivibili al mondo dei fuorilegge presentano un tocco di originalità, nel tentativo (comunque non del tutto riuscito) di dar loro spessore e dignità, mettendo in secondo piano il macchiettismo regionale. Film incerto ma quasi crepuscolare, che si lascia apprezzare nel panorama asfittico dei poliziotteschi dell'epoca. Cast che affianca a volti tipici del cinema di genere, quali Vittorio Mezzogiorno e Claudio Cassinelli, Silvia Dioniso (Leila) e John Steiner (Fausto). Scritto dal regista; colonna sonora di Gianfranco Plenizio.
A dispetto del titolo che richiama pellicole contemporanee assai simili per tematiche, quali Roma violenta (1975) di Marino Girolami e Napoli violenta (1976) di Umberto Lenzi, la pellicola di Mario Caiano presenta quantomeno alcune interessanti peculiarità. Se la sceneggiatura si basa sui cliché tematici di rapina e inseguimento, con annessa dialettica serrata, ma schematica, tra polizia e malavita, le caratterizzazioni dei personaggi ascrivibili al mondo dei fuorilegge presentano un tocco di originalità, nel tentativo (comunque non del tutto riuscito) di dar loro spessore e dignità, mettendo in secondo piano il macchiettismo regionale. Film incerto ma quasi crepuscolare, che si lascia apprezzare nel panorama asfittico dei poliziotteschi dell'epoca. Cast che affianca a volti tipici del cinema di genere, quali Vittorio Mezzogiorno e Claudio Cassinelli, Silvia Dioniso (Leila) e John Steiner (Fausto). Scritto dal regista; colonna sonora di Gianfranco Plenizio.