Tarr Béla, I Used to Be a Filmmaker
Tarr Béla, I Used to Be a Filmmaker
Durata
88
Formato
Regista
Documentario di matrice cinefila che documenta il backstage del set del maestro ungherese Béla Tarr, uno dei più puri, rigorosi e potenti talenti del cinema mondiale.
Il regista Jean-Marc Lamoure segue la lavorazione dell'ultimo film di Tarr, Il cavallo di Torino (2011), opera dopo la quale l'autore ha dichiarato di voler mettere da parte definitivamente il mestiere di regista, con sommo scoramento di tutti i suoi fan e di tutti gli autentici amanti del cinema. Nell'arco di tempo che copre la durata di una realizzazione estremamente lunga e complessa, dal dicembre 2008 al giugno 2010, Tarr e la compagna Agnes Hranitzky hanno vissuto fianco a fianco, come d'abitudine. Intorno a loro una compagine, simile a una vera e propria famiglia allargata, cui il documentario di Lamoure dà voce, componendo un puzzle di testimonianze che dovrebbero mettere a fuoco e comporre la galassia Tarr giustapponendosi le une accanto alle altre. L'obiettivo però non è pienamente centrato, e di sicuro tale impostazione, tradizionale e schematica, non basta per restituire la portata dell'arte di uno dei più selvaggi esponenti del cinema contemporaneo. Più che un film sul potere del gesto e sulla documentazione della creazione, restituita solo in parte, un onesto e convenzionale backstage per dvd, con tutti i pregi ma anche tutti i limiti del caso. Presentato al 31° Torino Film Festival.
Il regista Jean-Marc Lamoure segue la lavorazione dell'ultimo film di Tarr, Il cavallo di Torino (2011), opera dopo la quale l'autore ha dichiarato di voler mettere da parte definitivamente il mestiere di regista, con sommo scoramento di tutti i suoi fan e di tutti gli autentici amanti del cinema. Nell'arco di tempo che copre la durata di una realizzazione estremamente lunga e complessa, dal dicembre 2008 al giugno 2010, Tarr e la compagna Agnes Hranitzky hanno vissuto fianco a fianco, come d'abitudine. Intorno a loro una compagine, simile a una vera e propria famiglia allargata, cui il documentario di Lamoure dà voce, componendo un puzzle di testimonianze che dovrebbero mettere a fuoco e comporre la galassia Tarr giustapponendosi le une accanto alle altre. L'obiettivo però non è pienamente centrato, e di sicuro tale impostazione, tradizionale e schematica, non basta per restituire la portata dell'arte di uno dei più selvaggi esponenti del cinema contemporaneo. Più che un film sul potere del gesto e sulla documentazione della creazione, restituita solo in parte, un onesto e convenzionale backstage per dvd, con tutti i pregi ma anche tutti i limiti del caso. Presentato al 31° Torino Film Festival.