Neil Young fa ritorno nel suo luogo di nascita, nella provincia canadese di Ontario, a visitare le sue zie e a tenere un concerto nella vecchia Massey Hall di Toronto. È l'occasione di un viaggio nella memoria fisica del proprio passato, tra luoghi fondamentali e rievocazioni.
È il terzo film che Jonathan Demme dedica al cantautore canadese Neil Young, una trilogia guidata da un approccio comune piuttosto evidente, che qui preferisce soffermarsi sul ricordo come chiave di lettura privilegiata di un universo musicale stropicciato e malinconico ma assolutamente ben definito, da indagare come un monumento storico e una testimonianza vivente irripetibile. Demme segue Young da vicino, tanto nei momenti urbani quanto in quelli legati al frangente clou del palcoscenico: la passione del regista come sempre è avvolgente e si focalizza sul grande cantante con primi piani densissimi e un'aderenza totale, risultando però più un omaggio in prima persona che una messa a fuoco esaustiva permeata dalla giusta distanza.
È il terzo film che Jonathan Demme dedica al cantautore canadese Neil Young, una trilogia guidata da un approccio comune piuttosto evidente, che qui preferisce soffermarsi sul ricordo come chiave di lettura privilegiata di un universo musicale stropicciato e malinconico ma assolutamente ben definito, da indagare come un monumento storico e una testimonianza vivente irripetibile. Demme segue Young da vicino, tanto nei momenti urbani quanto in quelli legati al frangente clou del palcoscenico: la passione del regista come sempre è avvolgente e si focalizza sul grande cantante con primi piani densissimi e un'aderenza totale, risultando però più un omaggio in prima persona che una messa a fuoco esaustiva permeata dalla giusta distanza.