Terminator 3 – Le macchine ribelli
Terminator 3: Rise of the Machines
Durata
109
Formato
Regista
In seguito alla morte della madre Sarah, John Connor (Nick Stahl) vive solitario e senza fissa dimora, convinto che la temuta apocalisse nucleare sia per sempre scongiurata. Ma la battaglia contro le macchine non è affatto finita: un TX (Terminatrix), cyborg dalle inedite fattezze femminili (Kristanna Loken), giunge dal futuro per ucciderlo. A proteggerlo, un T-850 (Arnold Schwarzenegger).
Terzo capitolo della saga fantascientifica creata da James Cameron: dodici anni dopo Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991), Jonathan Mostow riapre i giochi tentando una celebrazione dell'iconico Arnold Schwarzenegger, ancora una volta calato nel ruolo del robot dal cuore d'oro. Il risultato è a dir poco deludente: la sceneggiatura (firmata da John Brancato e Michael Ferris) ricalca pedissequamente i film precedenti (con un citazionismo inutile), presenta notevoli incoerenze (i paradossi temporali si sprecano) e risolve gli snodi cruciali ricorrendo a sfoggi di tecnica furiosamente spettacolare (inseguimenti, esplosioni e lotte senza esclusione di colpi tra i due Terminator) ma francamente eccessiva. Schwarzy fa quel che può per rendere l'operazione degna di interesse, ma il physique du rôle non è più quello di una volta e il rischio di scivolare nel ridicolo è dietro l'angolo (la sparatoria con la bara in spalla). Una fitta al cuore per i fan dei primi due capitoli. Cast poco incisivo: Kristanna Loken è marmorea anche per gli standard cyborghiani, Nick Stahl e Claire Danes (Kate Brewster, futura compagna di Connor) si dimostrano decisamente impacciati. Musiche di Marco Beltrami.
Terzo capitolo della saga fantascientifica creata da James Cameron: dodici anni dopo Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991), Jonathan Mostow riapre i giochi tentando una celebrazione dell'iconico Arnold Schwarzenegger, ancora una volta calato nel ruolo del robot dal cuore d'oro. Il risultato è a dir poco deludente: la sceneggiatura (firmata da John Brancato e Michael Ferris) ricalca pedissequamente i film precedenti (con un citazionismo inutile), presenta notevoli incoerenze (i paradossi temporali si sprecano) e risolve gli snodi cruciali ricorrendo a sfoggi di tecnica furiosamente spettacolare (inseguimenti, esplosioni e lotte senza esclusione di colpi tra i due Terminator) ma francamente eccessiva. Schwarzy fa quel che può per rendere l'operazione degna di interesse, ma il physique du rôle non è più quello di una volta e il rischio di scivolare nel ridicolo è dietro l'angolo (la sparatoria con la bara in spalla). Una fitta al cuore per i fan dei primi due capitoli. Cast poco incisivo: Kristanna Loken è marmorea anche per gli standard cyborghiani, Nick Stahl e Claire Danes (Kate Brewster, futura compagna di Connor) si dimostrano decisamente impacciati. Musiche di Marco Beltrami.