Pro-Life – Il seme del male
Pro-Life
Durata
57
Formato
Regista
Una ragazza in fuga (Caitlin Wachs) viene accolta in una clinica abortista, dove spera di potersi liberare di quello che sembra il frutto di uno stupro. Il padre (Ron Perlman), però, pare intenzionato a fare di tutto per fermarla.
Un anno dopo Cigarette Burns (2005), John Carpenter viene chiamato a dirigere un nuovo episodio di Masters of Horror, promosso dal canale Showtime con una seconda stagione. Il risultato è leggermente inferiore al precedente, e a tratti un po' autocompiaciuto, ma si tratta comunque di un'operazione al di sopra della media, che affronta con intelligenza l'eterno e irrisolto (irrisolvibile?) conflitto morale tra favorevoli e contrari all'aborto. Le questioni di carattere prettamente religioso sono presenti, ma vengono trattate con pungente ironia nel momento in cui la storia prende una svolta “demoniaca”. Diversi i riferimenti alla situazione socioculturale degli Stati Uniti del nuovo millennio, funzionali, al solito, alla poetica autoriale. Come in Cigarette Burns, anche in Pro-Life le atmosfere del miglior cinema di Carpenter sono richiamate dalle musiche composte da Cody Carpenter, figlio del regista.
Un anno dopo Cigarette Burns (2005), John Carpenter viene chiamato a dirigere un nuovo episodio di Masters of Horror, promosso dal canale Showtime con una seconda stagione. Il risultato è leggermente inferiore al precedente, e a tratti un po' autocompiaciuto, ma si tratta comunque di un'operazione al di sopra della media, che affronta con intelligenza l'eterno e irrisolto (irrisolvibile?) conflitto morale tra favorevoli e contrari all'aborto. Le questioni di carattere prettamente religioso sono presenti, ma vengono trattate con pungente ironia nel momento in cui la storia prende una svolta “demoniaca”. Diversi i riferimenti alla situazione socioculturale degli Stati Uniti del nuovo millennio, funzionali, al solito, alla poetica autoriale. Come in Cigarette Burns, anche in Pro-Life le atmosfere del miglior cinema di Carpenter sono richiamate dalle musiche composte da Cody Carpenter, figlio del regista.