Il tormento e l'estasi
The Agony and the Ecstasy
Durata
138
Formato
Regista
Nell'Italia del Cinquecento, Papa Giulio II (Rex Harrison) incarica l'artista Michelangelo Buonarroti (Charlton Heston) di realizzare un grande affresco nella Cappella Sistina. Dopo anni di lavoro infinito, dubbi e continui scontri con il pontefice, Michelangelo riuscirà a portare a termine il suo capolavoro.
Dall'omonimo romanzo di Irving Stone, è un goffo tentativo hollywoodiano di raccontare una realtà assai lontana dalla cultura statunitense, ovvero l'epoca rinascimentale e la genesi di una delle più celebri opere pittoriche di sempre. Inizia come una lezione di storia dell'arte (l'incipit documentaristico è diretto da Vincenzo Labella) e prosegue come un polpettone storico che cerca di analizzare il processo artistico e insieme la geniale e complessa personalità di Buonarroti, tra approssimazioni storiche e azzardate scelte di casting. Se Charlton Heston imprime all'artista la grandeur dei suoi eroi biblici, Rex Harrison è decisamente fuori parte nei panni del pontefice. Resta l'immensa bellezza degli affreschi michelangioleschi, sebbene l'intera Cappella Sistina venne ricostruita a Cinecittà perché il Vaticano negò il consenso alle riprese.
Dall'omonimo romanzo di Irving Stone, è un goffo tentativo hollywoodiano di raccontare una realtà assai lontana dalla cultura statunitense, ovvero l'epoca rinascimentale e la genesi di una delle più celebri opere pittoriche di sempre. Inizia come una lezione di storia dell'arte (l'incipit documentaristico è diretto da Vincenzo Labella) e prosegue come un polpettone storico che cerca di analizzare il processo artistico e insieme la geniale e complessa personalità di Buonarroti, tra approssimazioni storiche e azzardate scelte di casting. Se Charlton Heston imprime all'artista la grandeur dei suoi eroi biblici, Rex Harrison è decisamente fuori parte nei panni del pontefice. Resta l'immensa bellezza degli affreschi michelangioleschi, sebbene l'intera Cappella Sistina venne ricostruita a Cinecittà perché il Vaticano negò il consenso alle riprese.