Trapezio
Trapeze
Premi Principali
Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino 1956
Durata
105
Formato
Regista
Il giovane e talentuoso acrobata Tino Orsini (Tony Curtis) si unisce a un prestigioso circo parigino e diventa allievo di Mike Ribble (Burt Lancaster), ex asso del trapezio reso claudicante da una caduta. Insieme danno vita a un duo eccezionale, ma fra loro s'insinua l'ambiziosa Lola (Gina Lollobrogida), di cui entrambi si innamorano.
Da Il più grande spettacolo del mondo (Cecil B. De Mille, 1952) a Il circo e la sua grande avventura (Henry Hathaway, 1964), la Hollywood degli anni d'oro è sempre stata affascinata dal mondo circense: il rischio, come accade nel caso di questo film diretto da un Carol Reed sottotono, è che al livello di spettacolarità non corrisponda uguale approfondimento e originalità nella costruzione dei personaggi. Nonostante il fascino dei tre interpreti principali, Trapezio (tratto dall'omonimo romanzo di Max Catto) si risolve così in un banale polpettone con tutti i crismi del triangolo amoroso. Va detto, comunque, che costumi e scenografie sono notevoli e le sequenze acrobatiche lasciano con il fiato sospeso ancora oggi. Burt Lancaster (tra i produttori del film) girò la maggior parte delle scene senza controfigura, grazie alla sua esperienza di artista circense in gioventù.
Da Il più grande spettacolo del mondo (Cecil B. De Mille, 1952) a Il circo e la sua grande avventura (Henry Hathaway, 1964), la Hollywood degli anni d'oro è sempre stata affascinata dal mondo circense: il rischio, come accade nel caso di questo film diretto da un Carol Reed sottotono, è che al livello di spettacolarità non corrisponda uguale approfondimento e originalità nella costruzione dei personaggi. Nonostante il fascino dei tre interpreti principali, Trapezio (tratto dall'omonimo romanzo di Max Catto) si risolve così in un banale polpettone con tutti i crismi del triangolo amoroso. Va detto, comunque, che costumi e scenografie sono notevoli e le sequenze acrobatiche lasciano con il fiato sospeso ancora oggi. Burt Lancaster (tra i produttori del film) girò la maggior parte delle scene senza controfigura, grazie alla sua esperienza di artista circense in gioventù.