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I tre ladri
Durata
100
Formato
Regista
Tapioca (Totò), modesto ladro, capita a svaligiare la casa di un uomo ricco (Gino Bramieri) la stessa notte in cui il suo giovane “allievo” Gastone (Jean-Claude Pascal) è lì per ricattare la proprietaria di casa (Simone Simon) con delle lettere compromettenti.
Tre protagonisti, tre ladri (più una moglie), ma il regista Lionello De Felice non sa bene su chi concentrarsi, dando di volta in volta precedenza all'uno o all'altro, in una storia che alla fine risulta sfilacciata dal punto di vista narrativo. La comicità c'è ma non apporta nulla di nuovo. Totò lavora di mestiere, ma non sempre può salvare da solo l'intero progetto, specialmente quando il film non sa bene a quale modello ispirarsi: qui si passa da Chaplin alla commedia di ispirazione francese, dalla classica comicità sulla fame a timide tirate sul matrimonio borghese, tra scontri entro le mura tra marito e moglie. Da dimenticare.
Tre protagonisti, tre ladri (più una moglie), ma il regista Lionello De Felice non sa bene su chi concentrarsi, dando di volta in volta precedenza all'uno o all'altro, in una storia che alla fine risulta sfilacciata dal punto di vista narrativo. La comicità c'è ma non apporta nulla di nuovo. Totò lavora di mestiere, ma non sempre può salvare da solo l'intero progetto, specialmente quando il film non sa bene a quale modello ispirarsi: qui si passa da Chaplin alla commedia di ispirazione francese, dalla classica comicità sulla fame a timide tirate sul matrimonio borghese, tra scontri entro le mura tra marito e moglie. Da dimenticare.
