Il dottor Flamand (Helmut Berger) rapisce giovani donne per tentare un trapianto di volto sulla sorella (Christiane Jean) sfigurata orribilmente a causa di un'aggressione con l'acido. Lo aiutano l'assistente Nathalie (Brigitte Lahaie) e l'inquietante Gordon (Gérard Zalcberg).

Penoso tentativo di riproporre una vicenda simile a Occhi senza volto (1960) di Georges Franju, I violentatori della notte è un'opera disgraziata, immersa in un clima anni Ottanta che raggiunge impensabili vette trash e che dimostra come il suo autore fosse poco a suo agio con budget importanti e con le ingerenze dalla produzione. A sua parziale discolpa va detto che il progetto è nato dalla volontà di rilanciare la carriera dell'ex pornostar Brigitte Lahaie: inspiegabile la partecipazione di Helmut Berger, che è comunque il meno peggio in campo, ma appare tutto il tempo spaesato e a tratti imbarazzato. Telly Savalas, il Kojak televisivo, è il padre di una delle ragazze rapite. La cosa migliore dell'intero film, in ogni caso, è la canzone Faceless di Vincenzo Thoma, che ebbe un discreto successo all'epoca. Gli amanti del comico involontario potrebbero, comunque, apprezzarlo.
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