Il brigante
1961
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
143 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Renato Castellani
Attori
Adelmo Di Fraia
Francesco Seminario
Serena Vergano
Maio Ierardi
Anna Filippini
Giovanni Basile
Renato Terra
Incarcerato ingiustamente dai fascisti con l'accusa di omicidio, il giovane siciliano Michele (Adelmo Di Fraia) evade e si unisce alle truppe alleate. Rientrato in Italia dopo la Liberazione, darà man forte ai contadini per appropriarsi delle terre, ma la vecchia accusa tornerà a galla e dunque sarà costretto a fuggire di nuovo. Tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Berto, Il brigante è uno dei migliori titoli della filmografia di Renato Castellani. Girato con la solita cura e perizia dal regista ligure, il lungometraggio si mette in luce per il coraggio nel raccontare una vera e propria epica contadina a cavallo del secondo conflitto mondiale, finalizzata a scagliare una forte accusa alla politica di quei tempi. Michele si vede precluso un futuro di libertà a causa di un cavillo inutile e scorretto, esattamente come il Meridione, che, subito dopo la Liberazione della penisola, si ritrovò abbandonato e lasciato in uno stato di povertà privo di paragoni. L'Italia unità non è poi stata una rivoluzione così decisiva per il Mezzogiorno, ancora schiavo di ingiustizie e finte illusioni, di chimere e sopraffazioni: tale critica mossa dal film, in maniera delicata ma decisa al tempo stesso, articola con consapevole veemenza le sue argomentazioni senza mai premere troppo sul pedale dell'acceleratore e servendosi di un racconto contadino misurato, corredato da un soffuso lirismo che sottolinea il carattere eroico delle persone più comuni e umili. Persino nel tragico finale, uno degli apici del film, Castellani evita tutte le trappole possibili preferendo optare per uno sguardo tragico e cinico piuttosto che per delle risoluzioni furbe e retoriche, evitando le scorciatoie a buon mercato.
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