La famiglia Bélier è composta unicamente da persone sordomute, fatta eccezione per Paula (Louane Emera), la primogenita di sedici anni. La ragazza, interprete indispensabile per i suoi genitori e il fratello minore, ha un grande dono: il canto. Spinta dal suo insegnante di musica, decide di fare le selezioni per una nota scuola canora di Parigi. È una scelta che, se andasse a buon fine, la costringerebbe ad allontanarsi dalla sua famiglia.

Dopo aver diretto un episodio de Gli infedeli (2012), Eric Lartigau torna dietro la macchina da presa per realizzare una commedia furbetta e forzatamente toccante. Il regista affonda la sua cinepresa nella retorica più bieca e, nascondendosi dietro la patina da opera leggera e rilassata, costruisce una pellicola ricattatoria che cerca di farsi apprezzare a tutti i costi. Bisogna stare attenti a non cascarci, anche perché la regia è monocorde e gli attori recitano in maniera superficiale. Un paio di momenti discreti non bastano a salvare la baracca e il fermo immagine finale grida vendetta. Grande successo ai botteghini francesi.