La festa e gli invitati
O slavnosti a hostech
1966
Paese
Cecoslovacchia
Generi
Grottesco, Drammatico, Sperimentale
Durata
68 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Jan Nemec
Attori
Ivan Vyskočil
Jan Klusák
Jiří Němec
Pavel Bošek
Karel Mareš
Evald Schorm
Jana Prachařová
Zdena Škvorecká
Un gruppo di borghesi sta per godersi un picnic, ma viene avvicinato da una banda di minacciosi sconosciuti che obbliga il gruppo a prendere parte a un bizzarro ed elegante banchetto all'aperto. L'uomo festeggiato (Ivan Vyskočil) invita i suoi ospiti a mangiare e a godersi la festa, ma in realtà tutti sono ostaggio di questo personaggio ambiguo e carismatico. La situazione volge al peggio quando uno dei commensali (Evald Schorm) cerca di scappare. Incubo kafkiano che riprende gli stilemi del teatro dell'assurdo (Samuel Beckett e Eugène Ionesco in primis), filtrandoli con il grottesco surrealista di matrice bunueliana (il modello più evidente pare L'angelo sterminatore del 1962), oltre che con una ricerca formale e una libertà estetica foriere di una vivacità creativa feconda e sorprendente. La festa, cui tutti devono unirsi con gioia e in maniera tutt'altro che spontanea, è evidente metafora del regime comunista, ma il tutto viene raccontato con sagacia e leggerezza attraverso cui si filtra il duro attacco nei confronti del potere e la sua idiozia totalitaria. Caustico e ironico, brillante e spietato, lo sguardo di Nemec non risparmia nessuno: né la connivente borghesia né tanto meno il conformismo imperante nella società cecoslovacca. Decisamente innovativo l'uso simbolico del sonoro che sfrutta anche i rumori naturali per evidenziare la grossolana e meschina ferocia di un microcosmo ipocrita e succube di deliri di onnipotenza. Il cast è composto prevalentemente da attori non professionisti, come il regista teatrale Ivan Vyskočil. Subito bloccata, l'opera circolò in patria durante la breve Primavera di Praga (febbraio-agosto 1968) guidata da Alexander Dubček.
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