Le mille e una notte – Arabian Nights: Volume 2 – Desolato
As Mil e Uma Noites: Volume 2, O Desolado
Durata
131
Formato
Regista
Portogallo. Sullo sfondo di una recessione economica che sta mettendo in ginocchio il Paese, un malvivente non più giovanissimo diventa un folkloristico eroe popolare; un giudice presiede uno stralunato processo metastorico; un piccolo barboncino passa da un padrone all'altro. Queste e altre piccole grandi storie nel Portogallo del biennio 2013-2014.
Con il secondo capitolo del trittico Arabian Nights, Gomes approfondisce le solide premesse del volume precedente e fa centro: in un perfetto equilibrio tra graffiante satira allegorica e scabro realismo, la pellicola amalgama senza la minima forzatura fiction e documentario, beneficiando di alcune delle storie più rappresentative e riuscite dell'intero progetto. Uno spaccato sociale, politico e culturale fortemente radicato nel territorio e, al tempo stesso, un racconto corale di statura universale. La poesia del quotidiano è ora divertente ora amarissima (il microcosmo del palazzo in cui risiede il cagnolino è un campionario di dignitosissima umanità disfunzionale), ma a impressionare maggiormente è la capacità del regista portoghese di trattare il tutto con uno spirito goliardico che diventa beffardo monito a riflettere. Impossibile non citare il lungo processo che si tiene tra le rovine di un antico anfiteatro, popolato da maschere surreali, personaggi grotteschi e uomini comuni legati a doppia mandata a una realtà che sembra soffocare ogni forma di speranza per un futuro migliore. Un cinema impegnato, fresco, vitale e non intellettualistico, giocato sull'allusione metaforica con mano sempre ben calibrata. Il più vario e ispirato dei tre volumi, ricco di preziosi frammenti di vita che trovano una funzionale rappresentazione come novelle contemporanee legate al passato grazie alla fantasia. Presentato con successo alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, insieme a Le mille e una notte – Arabian Nights: Volume 1 – Inquieto e Le mille e una notte – Arabian Nights: Volume 3 – Incantato .
Con il secondo capitolo del trittico Arabian Nights, Gomes approfondisce le solide premesse del volume precedente e fa centro: in un perfetto equilibrio tra graffiante satira allegorica e scabro realismo, la pellicola amalgama senza la minima forzatura fiction e documentario, beneficiando di alcune delle storie più rappresentative e riuscite dell'intero progetto. Uno spaccato sociale, politico e culturale fortemente radicato nel territorio e, al tempo stesso, un racconto corale di statura universale. La poesia del quotidiano è ora divertente ora amarissima (il microcosmo del palazzo in cui risiede il cagnolino è un campionario di dignitosissima umanità disfunzionale), ma a impressionare maggiormente è la capacità del regista portoghese di trattare il tutto con uno spirito goliardico che diventa beffardo monito a riflettere. Impossibile non citare il lungo processo che si tiene tra le rovine di un antico anfiteatro, popolato da maschere surreali, personaggi grotteschi e uomini comuni legati a doppia mandata a una realtà che sembra soffocare ogni forma di speranza per un futuro migliore. Un cinema impegnato, fresco, vitale e non intellettualistico, giocato sull'allusione metaforica con mano sempre ben calibrata. Il più vario e ispirato dei tre volumi, ricco di preziosi frammenti di vita che trovano una funzionale rappresentazione come novelle contemporanee legate al passato grazie alla fantasia. Presentato con successo alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, insieme a Le mille e una notte – Arabian Nights: Volume 1 – Inquieto e Le mille e una notte – Arabian Nights: Volume 3 – Incantato .