Marie Heurtin – Dal buio alla luce
Marie Heurtin
2014
Paese
Francia
Generi
Biografico, Drammatico
Durata
95 min.
Formato
Colore
Regista
Jean-Pierre Améris
Attori
Isabelle Carré
Ariana Rivoire
Brigitte Catillon
Noémie Churlet
Gilles Treton
Laure Duthilleul
Quando la piccola Marie (Ariana Rivoire) – sorda, muta e cieca – arriva in convento, Suor Marguerite (Isabelle Carré) capisce subito che la sua missione è quella di trasformare la ragazza da una piccola selvaggia a un essere umano capace di comunicare con gli altri. Solo dopo notevoli sforzi, Marguerite comincia a vedere i frutti del suo operato, ma nel frattempo si aggrava la sua malattia: che ne sarebbe di Marie se Marguerite dovesse morire?

Nel tentativo di raccontare la triste vicenda di una relazione (im)possibile, tra una giovane e tenace suora e una ragazza incredibilmente sfortunata, Jean-Pierre Améris confeziona un lavoro sbagliato sotto troppi (se non addirittura tutti) punti di vista. Marie Heurtin – Dal buio alla luce è un film privo di qualsiasi tatto e pudore, qualità decisamente necessarie per trattare una simile tragedia: il regista preme sul patetismo per tutta la durata della pellicola e non sembra interessato a sviluppare le tematiche più curiose e stimolanti, che rimangono presenti soltanto in fase potenziale (come la solitudine della ragazza, nata esclusivamente dalla sua impossibilità di comunicare con il mondo o l'importanza della solidarietà umana). Non solo le scelte registiche sono più che discutibili (la voce over e la partitura musicale sono del tutto fuori luogo), ma complessivamente si respira proprio un'aria di smarrimento e disorientamento che destabilizza l'andamento generale dell'opera. Améris per primo non ha le dee chiare sul messaggio da trasmettere e finisce, così, per non riuscire mai a coinvolgere o a emozionare come avrebbe voluto. Tratto da una storia vera.
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