Azione mutante
Acción mutante
Durata
90
Formato
Regista
In un futuro distopico, un gruppo di mutanti portatori di handicap capitanati da Ramòn Yarritu (Antonio Resines) rapisce Patricia Orujo (Frédérique Feder), figlia di un magnate dei biscotti, durante le sue nozze e la porta sul terrificante pianeta Asturias.
Esordio alla regia di Ãlex de la Iglesia, prodotto dall'amico Pedro Almodóvar, Azione mutante è un chiassoso e grottesco monumento al trash, nel senso più weird del termine. Pasticciaccio umoristico e cyber-barocco, non ha paura di mescolare elementi estremi quali sesso, torture, violenze e deformazioni fisiche, per veicolare un potente messaggio contro la superficialità e lo strapotere estetico, celebrando in qualche modo la diversità. Gli antieroi di de la Iglesia sono brutti, sporchi, cattivi e per lo più stupidi, fieramente schierati contro la società fighetta dei “regolari”, ma lontani dai freaks di Browning perché totalmente privi di poesia. L'intento poteva essere interessante, peccato che la realizzazione sia fanfarona, sconclusionata, patendo troppo i limiti del low-budget e la scrittura risenta pesantemente di momenti di stanca, dove la noia dilaga nonostante la frenesia dell'azione. I semi della personalissima visione del regista si intravedono, ma il tocco è immaturo, eccessivamente ambizioso e costantemente veicolato verso la spettacolarizzazione piuttosto che verso il contenuto.
Esordio alla regia di Ãlex de la Iglesia, prodotto dall'amico Pedro Almodóvar, Azione mutante è un chiassoso e grottesco monumento al trash, nel senso più weird del termine. Pasticciaccio umoristico e cyber-barocco, non ha paura di mescolare elementi estremi quali sesso, torture, violenze e deformazioni fisiche, per veicolare un potente messaggio contro la superficialità e lo strapotere estetico, celebrando in qualche modo la diversità. Gli antieroi di de la Iglesia sono brutti, sporchi, cattivi e per lo più stupidi, fieramente schierati contro la società fighetta dei “regolari”, ma lontani dai freaks di Browning perché totalmente privi di poesia. L'intento poteva essere interessante, peccato che la realizzazione sia fanfarona, sconclusionata, patendo troppo i limiti del low-budget e la scrittura risenta pesantemente di momenti di stanca, dove la noia dilaga nonostante la frenesia dell'azione. I semi della personalissima visione del regista si intravedono, ma il tocco è immaturo, eccessivamente ambizioso e costantemente veicolato verso la spettacolarizzazione piuttosto che verso il contenuto.