Osterman Weekend
The Osterman Weekend
1983
Paese
Usa
Generi
Spionaggio, Thriller
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
Sam Peckinpah
Attori
Rutger Hauer
John Hurt
Craig T. Nelson
Burt Lancaster
Dennis Hopper
Meg Foster
Il giornalista televisivo John Tanner (Rutger Hauer) è spinto dall'agente Fassett (John Hurt) e del capo della Cia Danforth (Burt Lancaster) a incastrare tre amici ritenuti spie del KGB. Il tutto si svolgerà durante un fine settimana di svago in cui i quattro si ritrovano con le rispettive mogli a casa di Tanner. Ma la realtà non è esattamente come sembra. Tratto dal romanzo di Robert Ludlum Striscia di cuoio, Osterman Weekend è l'ultimo film diretto da Sam Peckinpah, che morirà d'infarto nel 1984 dopo una vita di eccessi tra alcool e droghe. Benché l'uso della violenza, ingrediente peculiare di quasi tutta la sua filmografia, sia qui moderato, la pellicola ha subito pesanti tagli da parte della produzione. Il cast è da urlo ma, a causa dello scarso ritmo e di una struttura narrativa a tratti troppo contorta nel cercare il colpo di scena, la pellicola rimane un potenziale grande film mancato. Tuttavia, resta un'opera intrigante in quanto, più che semplice spy story calata nelle atmosfere della Guerra Fredda, è un feroce atto d'accusa contro il potere e le sue menzogne. E la critica dell'autore va anche oltre: coerentemente al suo pensiero nichilista e anarchico, Peckinpah stigmatizza il sistema televisivo e la capacità di manipolazione della società dello spettacolo. Non solo il mondo dell'entertainment fa da sfondo insieme a quello dello spionaggio, ma l'elemento dello schermo-occhio che controlla e vigila perennemente è una presenza costante e invasiva. D'altronde, e non sarà un caso, il 1983 è anche l'anno in cui arriva sugli schermi Videodrome di David Cronenberg. Esiste una director's cut di 116 minuti.
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