Rocky Giraldi (Claudio Amendola), figlio di Nico, è un poliziotto sopra le righe che usa le maniere forti per incastrare i malviventi che gli si parano di fronte. Il protagonista si troverà questa volta alle prese con un omicidio particolarmente difficile da risolvere.

I titoli di testa (mediocremente animati) sono solo il preludio al disastroso incedere di una pellicola che segue le orme dei film degli anni '70 con Tomas Milian (all'epoca doppiato dal padre di Claudio, Ferruccio Amendola): da Il trucido e lo sbirro (1976) a La banda del gobbo (1977), entrambi diretti da Umberto Lenzi. Se il protagonista de Il ritorno del Monnezza esordisce esclamando «l'accendino del Taiwan che s'accende a c***o de can», i dialoghi seguenti non possono che essere un insieme di rime volgari e di cattivo gusto. Si tratta di voler recuperare un filone ormai archiviato, riuscendo nel difficile compito di distruggere definitivamente un personaggio popolare e diventato di culto. Abominevole.