Febbre da cavallo – La mandrakata
Durata
100
Formato
Regista
Bruno Fioretti (Gigi Proietti) detto Mandrake, non ha perso la sua passione per il gioco e le corse dei cavalli. E ha in mente una delle sue “madrakate” per tornare a vincere.
Dopo il successo di pubblico ottenuto da Febbre da cavallo (1976) diretto da Steno (padre dei Vanzina), Gigi Proietti torna nel ruolo di Mandrake con una nuova fidanzata ma con lo stesso vizio delle scommesse sui cavalli che aveva distrutto il rapporto precedente. Un film dalle buone premesse ma che si sfalda immediatamente, facendo leva sulla cialtroneria dei suoi protagonisti e su Proietti, sprecato in pellicole di questa levatura. I Vanzina riprendono il lavoro paterno arricchendolo di pernacchie ed espressioni volgari, in un film tanto banale quanto inutile. Raramente scappa un sorriso ed Enrico Montesano, nei panni di un trasformista, risulta ridicolo.
Dopo il successo di pubblico ottenuto da Febbre da cavallo (1976) diretto da Steno (padre dei Vanzina), Gigi Proietti torna nel ruolo di Mandrake con una nuova fidanzata ma con lo stesso vizio delle scommesse sui cavalli che aveva distrutto il rapporto precedente. Un film dalle buone premesse ma che si sfalda immediatamente, facendo leva sulla cialtroneria dei suoi protagonisti e su Proietti, sprecato in pellicole di questa levatura. I Vanzina riprendono il lavoro paterno arricchendolo di pernacchie ed espressioni volgari, in un film tanto banale quanto inutile. Raramente scappa un sorriso ed Enrico Montesano, nei panni di un trasformista, risulta ridicolo.