La scala a chiocciola
The Spiral Staircase
1946
Paese
Usa
Generi
Noir, Thriller
Durata
83 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Robert Siodmak
Attori
Dorothy McGuire
George Brent
Ethel Barrymore
Kent Smith
Rhonda Fleming
Gordon Oliver
Elsa Lanchester
New England, inizio del XX secolo: un assassino di donne inferme provoca il panico, e la sua prossima vittima potrebbe essere Elena (Dorothy McGuire), ragazza rimasta muta in seguito alla morte dei suoi genitori in un incendio. Da quel tragico momento, Elena è stata presa in casa della famiglia Warren con il ruolo di cameriera. L'omicida potrebbe anche essere qualcuno che conosce molto bene la casa in cui la giovane vive ormai da diverso tempo.

Dal romanzo Some Must Watch di Ethel Lina White, un classico del genere giallo-noir, sceneggiato da Mel Dinelli e diretto dal regista tedesco Robert Siodmak, che aveva già dimostrato ottima mano nel genere con La donna fantasma, di un anno precedente. Attraverso una narrazione dal taglio fortemente psicanalitico, Siodmak costruisce un mistery-movie ad alta tensione, attraversato da ombre inquietanti e da una suspense costante dal primo all'ultimo minuto. Aperto da una sequenza di grande impatto emotivo, il film si fa via via più concitato, angoscioso e nevrotico: con forti rimandi al tema del perturbante di stampo freudiano («Deve essere qualcuno di noi. Qualcuno che conosciamo e che forse vediamo ogni giorno»), è un lungometraggio sul voyeurismo e sulla paura, sulla follia e sulle perversioni ben simboleggiate da una serie di inquadrature distorte e da un oggetto di grande efficacia, scelto anche per dare il titolo al film. La “scala a chiocciola”, che non a caso finisce nel buio di un'oscura cantina, è la perfetta rappresentazione della mente distorta del maniaco assassino, che minaccia una famiglia i cui componenti sono tutti ambigui ed enigmatici, a partire dalla severa madre inferma interpretata da una gigantesca Ethel Barrymore. Curatissimo e raffinato, è un film che non è stato minimamente intaccato dallo scorrere del tempo. Forse, con un po' di fantasia, lo si può definire il lungometraggio più hitchcockiano tra i film che Hitchcock non ha mai diretto: merito di un Siodmak in stato di grazia che, qualche mese dopo, firmerà l'altro titolo fondamentale della sua carriera, I gangsters (1946).
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