Mario

Bava

31 luglio 1914, Sanremo (Imperia, Italia) — 27 aprile 1980, Roma (Italia)
Massimo artigiano del cinema di genere italiano, è regista, sceneggiatore, direttore della fotografia e creatore di effetti speciali. Attraversando in maniera trasversale i generi, ha dato vita a opere diventate di culto per l'ingegno espresso nella loro realizzazione, nonostante il budget limitato. Stimatissimo negli Stati Uniti, dove è ritenuto un maestro assoluto, in Italia viene riscoperto e rivalutato solo dopo la sua morte. Segna in maniera indelebile il panorama del cinema underground italiano. I sui lavori fondamentali sono La maschera del demonio (1960) e I tre volti della paura (1963) per quanto riguarda l'horror; La ragazza che sapeva troppo (1963), Sei donne per l'assassino (1964) e Reazione a catena (1971) per quanto riguarda il thriller/giallo; sono da segnalare, poi, Terrore nello spazio (1965), cult di fantascienza, Diabolik (1968), trasposizione pop e psichedelica dell'omonimo fumetto, e Cani arrabbiati (1974), brutale e claustrofobico dramma on the road, amatissimo da Quentin Tarantino.
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Film di Mario Bava

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