Proibito
Durata
100
Formato
Regista
Don Paolo (Mel Ferrer) torna al suo paese natale in Sardegna. Troverà una situazione ben più complessa di quanto potesse immaginare: la cittadina è divisa tra due famiglie rivali e una sua vecchia conoscenza, Agnese (Lea Massari), è ancora innamorata di lui.
Distanziandosi dalle commedie dirette con Steno qualche anno prima, Mario Monicelli dirige in solitaria una pellicola dall'andamento drammatico, che tocca diversi dilemmi morali legati all'amore (quello di Agnese) e all'odio (le rivalità nel paese). Il microcosmo sardo è ben rappresentato, l'impianto figurativo realistico e il contesto sempre credibile: meno convincenti sono i personaggi, scritti spesso sbrigativamente, fatta eccezione per il prete protagonista interpretato da un intenso Mel Ferrer. Qualcosa rimane impresso nella memoria, ma diversi passaggi (finale compreso) avrebbero necessitato di maggior cura in fase di sceneggiatura. Tratto dal romanzo La madre di Grazia Deledda.
Distanziandosi dalle commedie dirette con Steno qualche anno prima, Mario Monicelli dirige in solitaria una pellicola dall'andamento drammatico, che tocca diversi dilemmi morali legati all'amore (quello di Agnese) e all'odio (le rivalità nel paese). Il microcosmo sardo è ben rappresentato, l'impianto figurativo realistico e il contesto sempre credibile: meno convincenti sono i personaggi, scritti spesso sbrigativamente, fatta eccezione per il prete protagonista interpretato da un intenso Mel Ferrer. Qualcosa rimane impresso nella memoria, ma diversi passaggi (finale compreso) avrebbero necessitato di maggior cura in fase di sceneggiatura. Tratto dal romanzo La madre di Grazia Deledda.