L'albero delle pere
Durata
88
Formato
Regista
Il quattordicenne Siddharta (Niccolò Senni) vive con la madre Silvia (Valeria Golino) che, instabile e con problemi di tossicodipendenza, si è separata da Massimo (Sergio Rubini) e ha avuto un'altra figlia con Roberto (Stefano Dionisi). Un giorno, la bimba, frugando nella borsa della mamma si punge con una siringa: per Siddharta, che decide di aiutare la piccola, sarà l'inizio di un'avventura nel mondo degli adulti.
Francesca Archibugi racconta una storia di disagio spostando l'attenzione dalla figura di un ragazzo di quattordici anni, chiamato a essere adulto e responsabile prima del tempo, a quella di una madre eterna adolescente, incapace di trovare un equilibrio nelle sue scelte. Se il dramma di Siddharta viene analizzato in maniera accettabile, Silvia resta indefinita sullo sfondo, nonostante tutta la vicenda parta da lei. Tanto efficace quanto schematico e posticcio il ribaltamento di prospettiva secondo cui chi dovrebbe essere educato (i figli) manca di una guida, mentre gli educatori (i genitori) sono persone irresponsabili. Regia incerta, indecisa tra leggerezza e analisi sociale. Premio OCIC, Osella d'oro alla fotografia di Luca Bigazzi e premio per il miglior attore emergente a Niccolò Senni alla Mostra del Cinema di Venezia: tutti riconoscimenti a dir poco generosi.
Francesca Archibugi racconta una storia di disagio spostando l'attenzione dalla figura di un ragazzo di quattordici anni, chiamato a essere adulto e responsabile prima del tempo, a quella di una madre eterna adolescente, incapace di trovare un equilibrio nelle sue scelte. Se il dramma di Siddharta viene analizzato in maniera accettabile, Silvia resta indefinita sullo sfondo, nonostante tutta la vicenda parta da lei. Tanto efficace quanto schematico e posticcio il ribaltamento di prospettiva secondo cui chi dovrebbe essere educato (i figli) manca di una guida, mentre gli educatori (i genitori) sono persone irresponsabili. Regia incerta, indecisa tra leggerezza e analisi sociale. Premio OCIC, Osella d'oro alla fotografia di Luca Bigazzi e premio per il miglior attore emergente a Niccolò Senni alla Mostra del Cinema di Venezia: tutti riconoscimenti a dir poco generosi.