Il nome del figlio
Durata
94
Formato
Regista
Paolo (Alessandro Gassman) e Simona (Micaela Ramazzotti) aspettano il loro primo figlio. Durante una cena insieme ai futuri zii del bambino, Paolo comunica il nome che hanno pensato di dargli, suscitando lo sdegno dei presenti.
Dalla loro pièce teatrale Le prénom, gli autori Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte avevano tratto il film Cena tra amici (2012), con cui esordirono dietro la macchina da presa. Il nome del figlio ne è un remake, che sfrutta a proprio favore il bello spunto della (comunque non certo memorabile) pellicola transalpina. Scritto dalla regista insieme a Francesco Piccolo, il film italiano sposta il focus dell'attenzione sulle idiosincrasie di casa nostra e sul rapporto tra il presente e il passato dello Stivale, con finalità anche sociologiche. Seppur i cambiamenti siano evidenti, quello che davvero contava nella pièce (e, di conseguenza, in Cena tra amici) era il soggetto di base che viene, naturalmente, ripreso in toto e trasportato tra le mura domestiche di una famiglia italiana. Il film non riesce così a evitare di risultare derivativo e privo di idee (nuove) davvero degne di nota. Eccessivamente scolastico nella messinscena e sofferente di una certa ridondanza di troppo nella seconda parte, ha dalla sua un discreto gruppo di attori, ma non basta a valorizzare un'operazione i cui intenti appaiono solamente commerciali.
Dalla loro pièce teatrale Le prénom, gli autori Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte avevano tratto il film Cena tra amici (2012), con cui esordirono dietro la macchina da presa. Il nome del figlio ne è un remake, che sfrutta a proprio favore il bello spunto della (comunque non certo memorabile) pellicola transalpina. Scritto dalla regista insieme a Francesco Piccolo, il film italiano sposta il focus dell'attenzione sulle idiosincrasie di casa nostra e sul rapporto tra il presente e il passato dello Stivale, con finalità anche sociologiche. Seppur i cambiamenti siano evidenti, quello che davvero contava nella pièce (e, di conseguenza, in Cena tra amici) era il soggetto di base che viene, naturalmente, ripreso in toto e trasportato tra le mura domestiche di una famiglia italiana. Il film non riesce così a evitare di risultare derivativo e privo di idee (nuove) davvero degne di nota. Eccessivamente scolastico nella messinscena e sofferente di una certa ridondanza di troppo nella seconda parte, ha dalla sua un discreto gruppo di attori, ma non basta a valorizzare un'operazione i cui intenti appaiono solamente commerciali.