Almost Blue
Durata
86
Formato
Regista
A Bologna c'è un serial killer che uccide studenti, ma i suoi delitti sono difficilmente collegabili tra loro. Sulle sue tracce si mette una giovane investigatrice, Grazia (Lorenza Indovina), aiutata da Simone (Claudio Santamaria), un giovane non vedente che ha intercettato la voce dell'assassino.
Trasposizione dell'omonimo romanzo di Carlo Lucarelli, la cui caratteristica impronta pulp è molto presente anche nel lungometraggio, enfatizzata da una tecnica registica veloce e ritmata, maturata da Alex Infascelli nel mondo del videoclip. Potenzialmente efficace, forte di un cast indovinato e di una regia che gioca con intelligenza il gusto per il macabro, Almost Blue soffre però di una sceneggiatura debole che, accanto a dialoghi preconfezionati, mette in campo personaggi stereotipati, come il non vedente e i suoi sensi sviluppatissimi, cui si aggiungono grossi buchi narrativi seguiti da situazioni prevedibili e poco entusiasmanti. Lungi dal conservare la suspense della fonte letteraria, finisce per far precipitare presto la tensione e sprecare i buoni spunti provenienti dal soggetto. Peccato.
Trasposizione dell'omonimo romanzo di Carlo Lucarelli, la cui caratteristica impronta pulp è molto presente anche nel lungometraggio, enfatizzata da una tecnica registica veloce e ritmata, maturata da Alex Infascelli nel mondo del videoclip. Potenzialmente efficace, forte di un cast indovinato e di una regia che gioca con intelligenza il gusto per il macabro, Almost Blue soffre però di una sceneggiatura debole che, accanto a dialoghi preconfezionati, mette in campo personaggi stereotipati, come il non vedente e i suoi sensi sviluppatissimi, cui si aggiungono grossi buchi narrativi seguiti da situazioni prevedibili e poco entusiasmanti. Lungi dal conservare la suspense della fonte letteraria, finisce per far precipitare presto la tensione e sprecare i buoni spunti provenienti dal soggetto. Peccato.