
Ancora una volta
Once Around
Durata
115
Formato
Regista
Quando Renata (Holly Hunter) viene lasciata dal fidanzato, vede precipitare di colpo la sua vita. Ritroverà il sorriso grazie a Sam (Richard Dreyfuss), un uomo molto più anziano. Il suo desiderio di sposarla contrasterà con la mentalità chiusa e oscurantista della famiglia di lei.
Dopo una gavetta portata avanti nella natia Svezia, il regista Lasse Hallström approda a Hollywood con un dramma familiare, genere che ben si inscriveva nelle tendenze che aveva palesato nella prima parte della sua carriera. Il film però è dispersivo e il risultato deludente: Hallström si perde nelle pieghe di una malinconia e di una drammaticità piuttosto enfatiche ed esagerate, facendo pesare come non mai l'esigenza di commuovere ad ogni costo e tirare le lacrime dagli occhi dello spettatore letteralmente con le tenaglie. La sceneggiatura è anch'essa decisamente confusionaria, troppo ostinata nell'accumulare dettagli e una miriade di personaggi secondari, perdendo di vista spesso e volentieri le caratterizzazioni principali, di sicuro non aiutate dalle interpretazioni di sicuro non memorabili di Richard Dreyfuss e Holly Hunter. La regia del cineasta svedese si mantiene discreta e sottotraccia, ma la timidezza e la presunta sensibilità dei movimenti di macchina di sicuro non riscattano l'insieme.
Dopo una gavetta portata avanti nella natia Svezia, il regista Lasse Hallström approda a Hollywood con un dramma familiare, genere che ben si inscriveva nelle tendenze che aveva palesato nella prima parte della sua carriera. Il film però è dispersivo e il risultato deludente: Hallström si perde nelle pieghe di una malinconia e di una drammaticità piuttosto enfatiche ed esagerate, facendo pesare come non mai l'esigenza di commuovere ad ogni costo e tirare le lacrime dagli occhi dello spettatore letteralmente con le tenaglie. La sceneggiatura è anch'essa decisamente confusionaria, troppo ostinata nell'accumulare dettagli e una miriade di personaggi secondari, perdendo di vista spesso e volentieri le caratterizzazioni principali, di sicuro non aiutate dalle interpretazioni di sicuro non memorabili di Richard Dreyfuss e Holly Hunter. La regia del cineasta svedese si mantiene discreta e sottotraccia, ma la timidezza e la presunta sensibilità dei movimenti di macchina di sicuro non riscattano l'insieme.