Ballad in Blood
Ballad in Blood
Durata
93
Formato
Regista
Halloween. Durante una notte di sesso e droga, la studentessa in erasmus Lenka (Carlotta Morelli), il fidanzato Jacopo (Gabriele Rossi) e l'amico di colore Duke (Edward Williams), durante un breve momento di lucidità, ritrovano in casa il corpo brutalmente assassinato della giovane inglese Elizabeth (Noemi Smorra). Presi dal panico, i tre provano a riscostruire i tragici avvenimenti che hanno portato all'omicidio, tentando di fare luce sul caso.
Ispirandosi a un celeberrimo caso di cronaca nera italiana, Ruggero Deodato torna al suo amato cinema di genere con un prodotto a zero budget a dir poco imbarazzante. Horror e a tempo stesso sua parodia spesso involontaria, Ballad in Blood prova a far risorgere la visceralità di un cinema dal basso legato a una visione radicale e pessimistica tipica del thriller orrorifico a cavallo tra anni '70 e '80. Ma il risultato finale ha lo stesso valore artistico di un prodotto Asylum sugli squali volanti, la provocazione (misogina e sessista) giocata su sesso e violenza non suscita la minima reazione, la presunta denuncia sociale al massimo conduce a una sconfortante alzata di spalle. Qua e là fa capolino un cinismo che può ricordare la consueta cifra stilistica dell'autore, ma il desiderio di "realismo" e la ricerca della verità portano solo a qualche risata. Presentato in anteprima nazionale al Lucca Film Festival.
Ispirandosi a un celeberrimo caso di cronaca nera italiana, Ruggero Deodato torna al suo amato cinema di genere con un prodotto a zero budget a dir poco imbarazzante. Horror e a tempo stesso sua parodia spesso involontaria, Ballad in Blood prova a far risorgere la visceralità di un cinema dal basso legato a una visione radicale e pessimistica tipica del thriller orrorifico a cavallo tra anni '70 e '80. Ma il risultato finale ha lo stesso valore artistico di un prodotto Asylum sugli squali volanti, la provocazione (misogina e sessista) giocata su sesso e violenza non suscita la minima reazione, la presunta denuncia sociale al massimo conduce a una sconfortante alzata di spalle. Qua e là fa capolino un cinismo che può ricordare la consueta cifra stilistica dell'autore, ma il desiderio di "realismo" e la ricerca della verità portano solo a qualche risata. Presentato in anteprima nazionale al Lucca Film Festival.