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Cenerentola
Cinderella
Durata
112
Formato
Regista
Ella (Lily James) perde la madre (Hayley Atwell) e il padre (Ben Chaplin) si risposa. La ragazza viene affidata alla matrigna, Lady Tremaine (Cate Blanchett), che ha due figlie sgradevoli, presuntuose e petulanti: Anastasia (Holliday Grainger) e Genoveffa (Sophie McShera). La notte del ballo con il principe (Richard Madden) cambierà la sua vita, grazie anche all'aiuto della bizzarra Fata Madrina (Helena Bonham Carter).
La fiaba di Charles Perrault rivive in una versione moderna e live action che ricalca dinamiche e spirito dell'omonimo film d'animazione Disney del 1950. La versione di Branagh, commissionata dalla stessa Disney e imbevuta dello spirito che da sempre contraddistingue la major, ripudia infatti qualsiasi suggestione eccentrica o ambizione revisionista, per rispecchiare in pieno la fisionomia del glorioso cartoon. Questa nuova Cenerentola sembra di fatto un film d'animazione con attori in carne e ossa, in cui ironia, romanticismo, sogno e sentimento si amalgamano tra freschezza e magia, con un occhio chiaramente rivolto ai più piccoli e alla loro esigenza di specchiarsi nelle strutture basilari della fiaba. Il risultato è ovviamente prevedibile e senza guizzi, con attori in parte ma forse sprecati: l'operazione di Branagh, purtroppo, non convince né tantomeno avvince, ma non si può negare il mestiere con cui il regista eleva a potenza lo spirito epico disneyano (si veda a tal proposito la sequenza del ballo, forse la migliore), supportato da una confezione di altissimo livello. Notevoli i costumi di Sandy Powell, collaboratrice fissa di Scorsese nell'ultimo periodo della sua carriera, le scenografie di Dante Ferretti e le musiche di Patrick Doyle. In principio avrebbe dovuto dirigerlo Mark Romanek, ma i suoi propositi cupi non hanno convinto la Disney. Nelle sale è stato preceduto dal cortometraggio Frozen Fever, gustoso e divertente mini-sequel animato di Frozen – Il regno di ghiaccio (2013).
La fiaba di Charles Perrault rivive in una versione moderna e live action che ricalca dinamiche e spirito dell'omonimo film d'animazione Disney del 1950. La versione di Branagh, commissionata dalla stessa Disney e imbevuta dello spirito che da sempre contraddistingue la major, ripudia infatti qualsiasi suggestione eccentrica o ambizione revisionista, per rispecchiare in pieno la fisionomia del glorioso cartoon. Questa nuova Cenerentola sembra di fatto un film d'animazione con attori in carne e ossa, in cui ironia, romanticismo, sogno e sentimento si amalgamano tra freschezza e magia, con un occhio chiaramente rivolto ai più piccoli e alla loro esigenza di specchiarsi nelle strutture basilari della fiaba. Il risultato è ovviamente prevedibile e senza guizzi, con attori in parte ma forse sprecati: l'operazione di Branagh, purtroppo, non convince né tantomeno avvince, ma non si può negare il mestiere con cui il regista eleva a potenza lo spirito epico disneyano (si veda a tal proposito la sequenza del ballo, forse la migliore), supportato da una confezione di altissimo livello. Notevoli i costumi di Sandy Powell, collaboratrice fissa di Scorsese nell'ultimo periodo della sua carriera, le scenografie di Dante Ferretti e le musiche di Patrick Doyle. In principio avrebbe dovuto dirigerlo Mark Romanek, ma i suoi propositi cupi non hanno convinto la Disney. Nelle sale è stato preceduto dal cortometraggio Frozen Fever, gustoso e divertente mini-sequel animato di Frozen – Il regno di ghiaccio (2013).
