Witch Hunt – Caccia alle streghe
Witch Hunt
Durata
100
Formato
Regista
In una Hollywood degli anni '50 in cui reale e fantastico hanno contorni sempre più sfumati, il detective privato H. Phillip Lovecraft (Dennis Hopper) indaga su un misterioso omicidio mentre il senatore Crockett (Eric Bogosian) si impegna in una surreale "caccia alle stregonerie" che popolano il cinema.
Film per la TV (prodotto dalla HBO) che rappresenta un cambio di rotta anomalo nella filmografia di Paul Schrader, poco a suo agio in una vicenda eccentrica in cui matrice visionaria, sottotesto noir e ironia corrosiva rimandano a un universo lynchano (suggerito anche dalla presenza di Hopper e dalla colonna sonora di Angelo Badalamenti). Efficace l'ambientazione retrò, usata come cornice straniante dove lezioso e mostruoso, paura e delirio controllato, dark e kitsch, faticano però a convivere. Bella la trovata della magia nera come contagio che potenzialmente si trasmette dalle pellicole alla vita reale, sfruttando (e ribaltando) il parallelismo storico del maccartismo. Pur non calata in un universo lovercraftiano, la pellicola trae forza dalle sinistre suggestioni fanta-horror dei Miti di Cthulhu del grande scrittore H.P. Lovercraft. Effettacci digitali ridicoli. Un calderone sgangherato ma, a suo modo, suggestivo. Seguito del TV-movie Omicidi e incantesimi (1991) di Martin Campbell.
Film per la TV (prodotto dalla HBO) che rappresenta un cambio di rotta anomalo nella filmografia di Paul Schrader, poco a suo agio in una vicenda eccentrica in cui matrice visionaria, sottotesto noir e ironia corrosiva rimandano a un universo lynchano (suggerito anche dalla presenza di Hopper e dalla colonna sonora di Angelo Badalamenti). Efficace l'ambientazione retrò, usata come cornice straniante dove lezioso e mostruoso, paura e delirio controllato, dark e kitsch, faticano però a convivere. Bella la trovata della magia nera come contagio che potenzialmente si trasmette dalle pellicole alla vita reale, sfruttando (e ribaltando) il parallelismo storico del maccartismo. Pur non calata in un universo lovercraftiano, la pellicola trae forza dalle sinistre suggestioni fanta-horror dei Miti di Cthulhu del grande scrittore H.P. Lovercraft. Effettacci digitali ridicoli. Un calderone sgangherato ma, a suo modo, suggestivo. Seguito del TV-movie Omicidi e incantesimi (1991) di Martin Campbell.