Figli/Hijos
Durata
100
Formato
Regista
Javier (Carlos Echevarría), figlio di argentini emigrati in Italia, riceve una notizia sconvolgente: una ragazza, Rosa (Julia Sarano), è partita dal Sud America per rivelargli di essere sua sorella e che la loro vera madre è una desaparecido a cui i militari hanno rubato i figli prima di ucciderla. Javier vuole saperne di più e partirà con Rosa per Barcellona.
Dopo il notevole Garage Olimpo (1999), Marco Bechis firma una pellicola-sorella, altra faccia di una stessa medaglia incentrata sugli orrori perpetrati dalla dittatura argentina. Un film sui figli di coloro che nel lungometraggio precedente venivano torturati, ragazzi senza un'identità e cresciuti nel segno della menzogna. Lo spessore drammaturgico è lo stesso, ma Bechis lavora più di maniera e in alcuni passaggi la sua cinepresa gira un po' a vuoto. Seppur eccessivamente altalenante nella parte centrale, il film ha dalla sua una serie di sequenze scritte e dirette con cura, tanto all'inizio quanto nelle sorprendenti battute conclusive. Efficace prova di Stefania Sandrelli nei panni della “mamma” di Javier.
Dopo il notevole Garage Olimpo (1999), Marco Bechis firma una pellicola-sorella, altra faccia di una stessa medaglia incentrata sugli orrori perpetrati dalla dittatura argentina. Un film sui figli di coloro che nel lungometraggio precedente venivano torturati, ragazzi senza un'identità e cresciuti nel segno della menzogna. Lo spessore drammaturgico è lo stesso, ma Bechis lavora più di maniera e in alcuni passaggi la sua cinepresa gira un po' a vuoto. Seppur eccessivamente altalenante nella parte centrale, il film ha dalla sua una serie di sequenze scritte e dirette con cura, tanto all'inizio quanto nelle sorprendenti battute conclusive. Efficace prova di Stefania Sandrelli nei panni della “mamma” di Javier.