La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia
Durata
100
Formato
Regista
1968. Paolo (Giancarlo Giannini), giornalista di sinistra, e Lizzy (Candice Bergen), studentessa americana e fanatica femminista, si conoscono per caso e si sposano. Diversi anni dopo, il loro matrimonio entra in crisi e, così, anche i loro ideali.
Lina Wertmüller punta in alto, con una vicenda in cui i problemi di una coppia si fanno metafora di una perdita di ideali collettiva, ma le sue ambizioni crollano presto a causa di un ritmo blando e di un messaggio piuttosto scontato. Allo scontro, i due protagonisti non ci arrivano in maniera naturale e spontanea, ma tutto sembra studiato a tavolino per raggiungere il fine prefissato. Una visione faticosa, estenuante, caratterizzata da continui dialoghi che non riescono praticamente mai a interessare davvero.
Lina Wertmüller punta in alto, con una vicenda in cui i problemi di una coppia si fanno metafora di una perdita di ideali collettiva, ma le sue ambizioni crollano presto a causa di un ritmo blando e di un messaggio piuttosto scontato. Allo scontro, i due protagonisti non ci arrivano in maniera naturale e spontanea, ma tutto sembra studiato a tavolino per raggiungere il fine prefissato. Una visione faticosa, estenuante, caratterizzata da continui dialoghi che non riescono praticamente mai a interessare davvero.