Il giardino del piacere
The Pleasure Garden
Durata
75
Formato
Regista
Una giovane ballerina (Virginia Valli) va a trovare il marito (Miles Mander) che lavora nelle colonie inglesi ai Tropici. Lo troverà ubriaco tra le braccia di una donna del luogo: decide allora di abbandonarlo e tornare in patria, ma l'uomo impazzisce.
Il giardino del piacere è il primo lungometraggio dell'allora ventiseienne Alfred Hitchcock: quello che potrebbe sembrare a prima vista un semplice melò come tanti, è in realtà una pellicola che già dimostra il talento del futuro maestro del brivido e la sua particolare attenzione alle angolazioni delle inquadrature e al montaggio. Per averne la prova, basta guardare attentamente l'incipit: un gruppo di ballerine scende da una scala a chiocciola e si mette a danzare sul palcoscenico. Hitchcock ci mostra la soggettiva degli spettatori, con l'ingrandimento dei dettagli (le gambe delle ragazze) giustificato dall'uso di un binocolo, in una perfetta orchestrazione ritmica e audiovisiva. L'ambientazione esotica e l'intensa parte finale sopperiscono a qualche dialogo eccessivamente didascalico e ad alcuni passaggi narrativi superflui. In Italia è conosciuto anche con il titolo Il labirinto della passione.
Il giardino del piacere è il primo lungometraggio dell'allora ventiseienne Alfred Hitchcock: quello che potrebbe sembrare a prima vista un semplice melò come tanti, è in realtà una pellicola che già dimostra il talento del futuro maestro del brivido e la sua particolare attenzione alle angolazioni delle inquadrature e al montaggio. Per averne la prova, basta guardare attentamente l'incipit: un gruppo di ballerine scende da una scala a chiocciola e si mette a danzare sul palcoscenico. Hitchcock ci mostra la soggettiva degli spettatori, con l'ingrandimento dei dettagli (le gambe delle ragazze) giustificato dall'uso di un binocolo, in una perfetta orchestrazione ritmica e audiovisiva. L'ambientazione esotica e l'intensa parte finale sopperiscono a qualche dialogo eccessivamente didascalico e ad alcuni passaggi narrativi superflui. In Italia è conosciuto anche con il titolo Il labirinto della passione.